L'ANALISI
27 Settembre 2024 - 18:06
L’ala grande della nuova Juvi Ferraroni Andrea La Torre con l’amministratore delegato di It Impresa Emanuele Bazzanini e coach Luca Bechi
CREMONA - «La nostra è una realtà che sta investendo molto perché crediamo nei valori dello sport e speriamo di portare fortuna alla Juvi, nostro nuovo partner» Così l’amministratore delegato di It Impresa, Emanuele Bazzanini ha introdotto la conferenza stampa di Andrea La Torre e coach Luca Bechi alla vigilia della prima di campionato a Vigevano in trasferta. «La città mi piace tanto c’è tutto quello di cui ho bisogno» ha esordito l’ala grande La Torre. «Con la società ho trovato subito un ambiente perfetto, siamo prontissimi a partire e ho molta voglia di fare bene. Un successo sarebbe l’inizio migliore di stagione, in un clima da grandi occasioni».
Coach Luca Bechi suona la carica ma con la solita pacatezza: «Speriamo che emergano le motivazioni individuali di ognuno che unite daranno la forza alla squadra per affrontare un girone unico tutto nuovo che ha elevato molto il livello del campionato. Noi abbiamo le nostre carte e vogliamo metterle in campo sin da Vigevano con umiltà ma anche con orgoglio coraggio e fiducia reciproca. Iniziamo con una partita in cui la rivalità è accesa e lo sappiamo molto bene. Gli avversari sono una squadra del nostro livello, ma con una tifoseria che spinge molto. La squadra, al secondo anno in serie A, ha mantenuto gran parte del team a partire dall’allenatore. Noi crediamo molto in questi ragazzi. Con Andrea avevo già parlato l’anno scorso e quest’anno il matrimonio si è fatto. Andrea per noi è molto importante e si renderà conto con il resto del gruppo delle potenzialità che ha. Nonostante sia esperto, ha grandi margini di crescita. Il mio intendimento era quello di incastrare prima di tutto le persone perché poi le persone, nello spogliatoio fanno la differenza. Possiamo non essere i più forti, ma con la personalità e la forza maggiore, sì. I ragazzi sono tutti coinvolti e hanno compreso il proprio ruolo. Devono mettere il proprio ego da parte e pensare al gruppo. Ci sono 38 partite da fare, più eventualmente una post season, quindi c’è solo da aspettare il momento giusto per dimostrare il proprio valore. Domenica sarà una partita divertente e calda, ma è solo la prima di una serie di battaglie che arriveranno. L’importante è andare con il piacere di giocare. Se sei compatto, di solito la barca la conduci in porto. Vigevano ha giocatori motivati da una parte e conferme importanti dall’altra. Trae grande energia dalle partite casalinghe, quindi cercheremo di giocare la nostra pallacanestro ma puntando all’equilibrio. Tentando di non concedere contropiedi facili. Noi non dobbiamo pensare all’anno scorso ma al presente e al futuro prossimo. Siamo alla prima partita, avremo un mese denso di impegni e speriamo nel nostro pubblico. Farci apprezzare credo sia il primo passo per creare una bella empatia con il pubblico».
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