L'ANALISI
10 Settembre 2024 - 20:15
I giocatori della Juvi Ferraroni
CREMONA - La Juvi Ferraroni 24/25 si è presentata per la prima volta ufficialmente ai suoi tifosi e alla stampa nella classica serata di festa di inizio stagione in cascina Ca’ dell’Ora. Una cena in compagnia che come ogni anno segna l’inizio vero e proprio della nuova stagione agonistica ed è l’occasione per conoscere da vicino i volti nuovi della squadra che quest’anno sono davvero tanti… Non solo nella squadra, che ha cambiato undici dodicesimi del team, ma anche nello staff tecnico e societario.
«Condivido la linea del coach di abbassare molto l’età media e di aver trovato giocatori molto motivati e che hanno voglia di crescere e migliorare», spiega il presidente Enrico Ferraroni.
«È presto per esprimere giudizi, siamo solo all’inizio della stagione, non è finita neppure la preparazione ancora, ma ho visto per esempio gli americani molto integrati nel gruppo. Di solito i giocatori Usa fanno gruppo a sé, invece è capitato anche a me di trascorrere qualche serata insieme a loro e devo dire che amano scherzare e stare in gruppo e questa intesa poi, di solito si trasferisce sul campo. Poi certo, abbiamo cambiato molto, addirittura anche nello staff tecnico. Abbiamo un nuovo preparatore atletico e anche nuove figure societarie e dobbiamo rodare tutto il meccanismo. Al momento però mi sembra che stiano bene. Ora bisognerà vedere quando saranno pronti davvero. Al momento stanno insieme da meno di un mese. Nelle prime uscite ufficiali posso dire di aver visto già molto bene Barbante e Brown, ma ci vuole davvero tempo per poter giudicare tecnicamente i giocatori. Che per altro, ancora devono inserirsi in certi schemi. Soprattutto dal punto di vista tecnico. Mentre come filosofia della squadra, secondo me, ci siamo. Hanno già tutti sposato la filosofia che guida questa società da sempre. In questo senso il nostro coach Luca Bechi ha fatto un bel lavoro cercando di costruire un team di gente motivata e che ha voglia di spendere e investire tanta energia positiva. Diciamo che è come se avessimo un’orchestra dove sono cambiati i musicisti, ma non il direttore e quindi vedremo presto la sua impronta. So che con la forza del gruppo si può sconfiggere anche chi è tecnicamente più forte e noi puntiamo su quello. Sappiamo che il campionato di A2 quest’anno sarà ancora più difficile. Nel girone unico ci sono almeno 10 squadre che possono ambire tranquillamente alla promozione. Mi piace l’idea di avere un gruppo coeso che contrasterà con la forza dell’unione, la maggiore qualità in campo per esempio. Ieri sera abbiamo avuto la prima uscita ‘in casa’ alla cascina Ca dell’Ora, per presentare un po’ tutte le nuove figure che sono entrate in società. Come dicevo abbiamo inserito nuovi profili in organigramma, oltre alla squadra e ai giocatori e ci tenevamo a che tutti coloro che sono vicini alla società, li potessero incontrare. Felice di vedere all’opera un po’ tutti in un momento che sarà di festa e di aggregazione. Da parte nostra non mancherà mai il massimo dell’impegno per fare sempre meglio» ha concluso il presidente.
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