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Vanoli: la difesa gira, Juvi: Polanco subito nella mischia

Gli esiti dei primi test estivi mostrano la squadra biancoblù ancora in pieno rodaggio. Intanto coach Bechi non perde tempo con l’ala americana

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

03 Settembre 2024 - 10:05

Vanoli: la difesa gira, Juvi: Polanco subito nella mischia

Il biancoblù Paul Eboua al tiro durante uno dei test amichevoli della Vanoli. A fianco, coach Luca Bechi della JuVi Ferraroni

CREMONA - Vi è un comune denominatore che ha contraddistinto le prime tre uscite stagionali della nuova Vanoli nei test di precampionato effettuati con Verona (di A2), Sassari e la neopromossa Trieste: la scarsa pericolosità offensiva della formazione biancoblu. Nel primo scrimmage a Verona Trevor Lacey e compagni non sono andati oltre i 66 punti realizzati (contro i 67 subiti), a Nuoro contro Sassari sono stati 71 i punti messi a referto dai biancoblu (contro gli 88 incassati), mentre a Castelfranco Veneto al cospetto di Trieste la Vanoli si è fermata a quota 57 punti, subendone 73 dai giuliani. A scanso di equivoci, chiariamo subito che le tre sconfitte di per sé, in questa fase della preparazione, non significano nulla e non sono affatto un campanello d’allarme.

È del tutto normale che una formazione rinnovata per sette decimi abbia da percorrere un cammino lungo, e a volte costellato di difficoltà, prima di poter raggiungere un livello di unione di intenti e chimica di gioco sufficienti. L’intesa non si acquista al supermercato, i giocatori sono ancora in quella fase di conoscenza reciproca e di allenamento delle nuove dinamiche studiate da coach Demis Cavina e dal suo staff tecnico. Teniamo poi conto che l’ultimo arrivato, il centro Tariq Owens, si è unito sul parquet ai compagni solo contro Trieste e dunque – come ha sottolineato l’allenatore emiliano – è ancora molta la strada da percorrere.

Se da un lato la squadra è stata poco prolifica, meglio è andata dal punto di vista difensivo, fondamentale sul quale Cavina spinge in particolar modo; si sono intravisti passi in avanti nell’esecuzione dei meccanismi d’insieme, fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo finale. Qualche tifoso si è ‘spaventato’ per alcuni momenti di confusione e smarrimento da parte, in particolare, dei giocatori nella sfida con Sassari, squadra tosta ed esperta; non dimentichiamo che la Vanoli ha puntato su giocatori che si affacciano per la prima volta sul palcoscenico della grande pallacanestro italiana di serie A, dunque vi è la necessità di prendere le adeguate misure, di conoscere il livello superiore nel quale ci si va a confrontare.

È anche per questo che vengono effettuati i test di preseason. Il percorso di crescita della Vanoli in vista dell’esordio esterno del 29 settembre con Tortona, vivrà ora altre due tappe fondamentali nel fine settimana con la partecipazione alla Valtellina Summer League 2024, mini torneo quadrangolare al quale sono state invitate anche Pallacanestro Varese, Dolomiti Energia Aquila Trento e Acqua S. Bernardo Cantù.

Due gli incontri che vedrà di scena la Vanoli: il primo è fissato per venerdì 6 settembre al Palateola di Livigno (palla a due ore 18, cancelli aperti dalle 17) contro l’ambiziosa Cantù di coach Nicola Brienza e degli ex biancoblu cremonesi Matteo Piccoli e Tyrus McGee; un test decisamente probante contro una delle più quotate formazione di A2, in missione nel prossimo campionato per il ritorno nella massima categoria. Capitan Lacey e compagni saranno poi impegnati domenica 8 settembre presso il PalaScieghi Pini di Sondrio, sempre con inizio alle 18, affrontando la Openjobmetis Varese del capo allenatore Herman Mandole e dell’azzurro Niccolò Mannion.

Due appuntamenti nei quali sia la società con lo staff tecnico, sia i tifosi e gli appassionati, si augurano di vedere progressi nella costruzione del gioco collettivo di squadra, nella chimica di gruppo, nell’attenzione e nella concretezza dovuta nel mettere i compagni nella migliore condizione possibile per tiri ad alta percentuale da una parte, e nei meccanismi per un efficace gioco d’insieme nella metà campo difensiva. Di ritorno dalla Valtellina, alla Vanoli rimarranno altri quattro test di precampionato: l’11 settembre a Scandiano contro la Reggiana, il 14 a Viadana con Brescia, il 18 a Genova contro Torino e il 21 settembre a Modena con Pistoia.

JUVI FERRARONI

Se il buon giorno si vede dal mattino… non può che rallegrare la JuVi Ferraroni l’esito positivo, dal punto di vista numerico, del primo test stagionale che ha visto i ragazzi di coach Luca Bechi superare al PalaCava JuVi Center i Fiorenzuola Bees di serie B Nazionale. Chi macina pallacanestro da qualche anno sa bene però che è troppo presto per cantare vittoria, ed è del tutto normale visto che, francamente, allo staff tecnico il punteggio finale ha interessato relativamente, molto relativamente. Ovvio che vi fosse grande curiosità e interesse per vedere all’opera la nuova Ferraroni, squadra completamente rivoluzionata nel roster (unico confermato Lorenzo Tortù); in particolare si voleva vedere all’opera il nuovo play-guardia americano Isiah Brown, pensando che l’ultimo arrivato Eddy Polanco non avesse avuto il tempo necessario per fare conoscenza con il gruppo, con poche ore di allenamento alle spalle dal suo arrivo in Italia.

Ed invece coach Bechi ha stupito tutti: non ha voluto perdere tempo e così ha schierato per diversi minuti l’ala di doppio passaporto statunitense e dominicano, ottenendo ottimi riscontri personali. Ripetiamo, non bisogna farsi condizionare dal risultato e dallo scarto finale (+18), ottenuto solo nell’ultimo parziale di gioco e contro una compagine di categoria sottostante. E’ giusto invece analizzare come la JuVi Ferraroni si è mossa sul parquet, mettendo in mostra una buona disposizione collettiva al sacrificio e alla lotta su ogni pallone.

Soprattutto dal punto di vista difensivo si sono visti buoni movimenti e la voglia di aiutare il compagno, mentre nella fase offensiva c’è stata meno lucidità ma è del tutto normale in un contesto dove ancora deve crescere l’intesa e la conoscenza reciproca. Ottimo segnale, comunque, il fatto che della compagine juvina siano stati ben dieci i giocatori andati a referto sui tredici portati in panchina da Bechi. Giusto sottolineare le capacità offensive individuali mostrate in particolare dai lunghi Simone Barbante (16 punti) e Alessandro Morgillo (15), oltre che da Brown (15) e dall’esperto Andrea Latorre (10).

Il coach livornese e i suoi assistenti hanno chiaramente catalogato tutte le informazioni necessarie per intervenire là dove è più imminente mettere rimedio, anche se ribadiamo il fatto che è troppo presto per fare analisi approfondite; va messa ulteriore carne al fuoco prima di dare un giudizio, soprattutto si deve lasciare il tempo ai giocatori di immergersi nella nuova realtà e di approfondire le dovute intese e conoscenze in vista di una stagione agonistica che si preannuncia infuocata.

Il precampionato gigliato prosegue ora sabato 7 settembre con la Ferraroni che affronterà l’Assigeco Piacenza presso il Campus Assigeco di Codogno. Nel weekend del 13-14 settembre, la squadra cremonese parteciperà alla Modena Basket Cup sfidando venerdì 13 in semifinale la Rinascita Basket Rimini, mentre il giorno successivo si terranno le finali per il 1º e per il 3º posto. Mercoledì 18 la JuVi Ferraroni affronterà a Orzinuovi la nuova OrziBasket ed infine, il 21 settembre al PalaCava JuVi Center, andrà in scena la ‘gara di ritorno’ con l’Assigeco Piacenza. 

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