Il cammino della Juvi Ferraroni: prime trasferte delicate

CREMONA - Dopo l’anticipazione sulla prima giornata di campionato arrivata ieri, oggi ecco svelato, l’intero calendario della serie A2 di basket. Coach Luca Bechi lo commenta con la consueta concretezza. «Sono abbastanza pratico si sa e alla fine comunque bisogna incontrarle tutte, quindi non è tanto importante l’ordine con cui sfidiamo le avversarie. Possiamo dire che la cosa che salta all’occhio è che nelle prime trasferte incontriamo subito squadre della nostra fascia e che avremo tre incontri esterni in cinque partite. Per il resto, niente di particolare da segnalare. Si sapeva comunque che con il girone unico, ci aspettava un campionato complicato e duro. Ci sono poi delle squadre che hanno un fattore campo importante e Vigevano, nostra prima avversaria all’esordio, è una di queste. Vorrà dire che entreremo da subito in clima campionato».

Vedere il calendario condizionerà in qualche maniera la vostra preparazione? «In realtà per nulla. Eravamo solamente curiosi di scoprire se nelle amichevoli che avevamo programmato, avremmo incontrato qualche squadra che poi ci saremmo trovati ad inizio campionato. Invece noi il 13-14 settembre giocheremo un quadrangolare a Modena con Cento, Rimini e Forlì e nessuna di loro poi la ritroveremo a inizio stagione».

Poco più di una settimana e poi la Juvi Ferraroni 24/25 si troverà per la ripresa degli allenamenti. Il volto della squadra è quasi completo. A ore arriverà il primo dei due americani scelti da Bechi e il suo staff. Con l’arrivo del secondo poi, la nuova Juvi sarà al completo. «Stiamo concretizzando» conclude il coach. «I primi giorni di agosto sono quelli buoni per identificare i profili giusti per chiudere la rosa».

Questi sono gli ultimi giorni di vacanza per i giocatori, ma Bechi e la società sono invece più che mai al lavoro per chiudere il mercato: «Ho pochi svaghi in queste caldissime giornate estive. Le passo al chiuso con l’aria condizionata per cercare i giocatori che mancano. Ma mi piace, fa parte del mio lavoro e lo faccio con gioia».

Mancano solo due tasselli per completare il mosaico, quelli targati Usa. Ma ormai è una questione di giorni o addiritura ore... «Sì, per ora siamo fiduciosi e contenti di questo gruppo che si sta formando. Quello degli italiani ha carattere e voglia di fare e credo che riusciremo a realizzare cose buone. Ora aspettiamo di chiudere in bellezza con gli americani».

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