L'ANALISI
16 Luglio 2024 - 19:18
Il cannone sparaneve allo Zini
CREMONA - Qualcuno si sarà chiesto passando fuori dallo Zini cosa fossero quei cannoni enormi posizionati nel parcheggio antistante lo stadio. L’idea che si volesse imbiancare lo Zini sparando la neve come in montagna iniziava ad attirare viste le temperature torride del momento. La realtà è chiaramente diversa, ma non troppo... E soprattutto fa capire a che livello sia arrivata l’organizzazione e la meticolosità della Cremonese sempre più proiettata in un mondo che con la serie B ha poco a che fare, ma che meriterebbe altri palcoscenici.
Ci eravamo lasciati qualche settimana fa con il manto dello Zini che stava rinascendo e diventando ancora più bello con quel modernissimo misto tra erba sintetica e naturale. Ogni due anni serve riseminare la parte naturale e per poterlo fare si stanno utilizzando le migliori tecnologie a disposizione. Se il campo dello Zini risultava spelacchiato solo un mesetto fa, ora brilla di verde ma siamo solo all’inizio. Il top lo raggiungerà alla fine di settembre, ma per l’inizio del campionato sarà già bellissimo. E torniamo ai famosi cannoni che sono esattamente quelli che sparano la neve in montagna nei momenti di ‘magra’. La funzione è semplice: per poter far lavorare ancora meglio il terreno c’è bisogno di una temperatura più bassa di quella attuale e i cannoni posizionati nel campo sparano aria fredda che nel catino dello stadio fanno abbassare sensibilmente la temperatura creando il clima perfetto per far crescere l’erba.
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