L'ANALISI
02 Luglio 2024 - 10:13
Il nuovo acquisto della Vanoli Stefan Nikolic e Gianmarco Bertetti in azione----
CREMONA - Era affascinante ma decisamente tortuosa la strada che portava al nazionale Guglielmo Caruso; la Vanoli ha così virato sul giocatore serbo di formazione italiana Stefan Nikolic e completato il roster per quanto concerne la sezione dei cestisti italiani. E poco manca alla chiusura definitiva della formazione. Passi avanti anche per quanto concerne la Ferraroni JuVi che ha definito il pacchetto dei lunghi con l’ingaggio di Simone Barbante, mentre in settimana è arrivata la firma del play Gianmarco Bertetti. E almeno altre due trattative sarebbero in fase di chiusura.
L’obiettivo del mercato estivo di ogni anno è quello di chiudere primo fra tutti il cerchio relativo al gruppo di giocatori italiani attorno ai quali poi aggiungere, pedina dopo pedina, i compagni in arrivo da oltreoceano. Anche stavolta il piano è stato rispettato alla perfezione: il gm Andrea Conti e coach Demis Cavina si sono mossi senza agitare troppo le acque dei trasferimenti, affondando il colpo con perizia e capacità, valutando non solo l’aspetto tecnico dei candidati ma anche e soprattutto quello caratteriale. Insomma, una squadra come la Vanoli ha bisogno di portare al PalaRadi (‘Ci vediamo a casa’ lo slogan dell’imminente campagna abbonamenti) gente fortemente motivata, che abbia voglia – come successo gli scorsi anni – di dare tutto per il progetto e la maglia biancoblu, mettendosi a disposizione del collettivo.
Paul Eboua ormai lo si conosce, in due anni ha fatto passi da gigante ed ora è pronto per il grande lancio. È poi arrivato un giocatore, Luca Conti, conoscitore della serie A grazie alla lunga militanza a Trento, ma voglioso di riscatto dopo le ultime due stagioni dove in partita ha calcato più il legno della panchina che quello del parquet. Motivazione è la parola d’ordine che accomuna Federico Poser e Federico Zampini, entrambi provenienti dalla serie A2 e desiderosi di assaporare per la prima volta le emozioni e le passioni del campionato maggiore.
Per completare il ‘quintetto’ italiano, abbandonata la pista troppo complicata per arrivare a Guglielmo Caruso (inutile, giustamente, sprecare tempo ed energie), la Vanoli ha puntato il cestista serbo ma italiano di formazione Stefan Nikolic, reduce da tre stagioni disputate a Cantù (1.405 punti segnati in 126 gare ad una media di 11,15), e con trascorsi a Capo d’Orlando, Napoli, Montegranaro, Udine (allenato proprio da Demis Cavina) e Virtus Bologna – dal 2019 al 2021 – dove ha vinto lo scudetto tricolore. L’ultimo arrivato ha molto in comune con il celebre conterraneo Novak Djokovic: sono entrambi nati a Belgrado, hanno un forte legame con l’Italia, ma soprattutto sono due indomiti lottatori che non si arrendono mai contro qualsiasi avversario.
Caratteristiche che faranno presa sul popolo vanolino, pronto ad accendersi per i nuovi beniamini. Così come sarà per la pattuglia dei giocatori stranieri della quale fa già parte la guardia Tajion Jones, grande realizzatore prima in Ncaa con l’Unc Asheville Bulldogs e poi nell’esperienza in Olanda dello scorso campionato. E ad innescare le qualità realizzative di Jones sarà in cabina di regia Corey Davis, giocatore che ha decisamente convinto nelle 8 gare disputate sul finale della scorsa stagione in biancoblu e la cui riconferma dovrebbe arrivare a giorni.
Così come, a fare nuovamente da trait d’union del gruppo, sarà per il terzo anno di fila Trevor Lacey, leader sul parquet e nello spogliatoio, allenatore in campo di coach Demis Cavina; anche per lui l’ufficialità è ormai ad un passo. Intanto, si è conclusa la corsa all’ingaggio di Matteo Piccoli, l’ormai ex biancoblu che a Cremona ha lasciato un segno indelebile e che ieri ha firmato per Cantù in A2. Un altro ex Vanoli, Filippo Gallo ha raggiunto un accordo fino al 2028 con Reggio Emilia.
Si è arricchito negli ultimi giorni il roster della JuVi Ferraroni con gli ingaggi del ‘lungo’ (211 centimetri di altezza) Simone Barbante e del ‘corto’ (180 cm) Gianmarco Bertetti. Scherzi a parte (altrimenti chi andiamo a individuare come il ‘pacioccone’?), la società orogranata presieduta da Enrico Ferraroni ha messo un deciso punto fermo nella sezione degli atleti che si muovono in vicinanza del canestro, con la firma del 24enne centro nativo di Macerata; Barbante è un lungo coordinato nei movimenti con ampia apertura di braccia, che coniuga una mano educata anche dalla distanza ad una notevole intelligenza tattica.
Nella passata stagione ha vestito la maglia di Treviglio, quella precedente invece era alla Fortitudo Bologna. Tenuto conto che lo scorso anno la JuVi ha sofferto forse più del previsto sotto i tabelloni, quest’anno coach Luca Bechi ha voluto garantire al club gigliato un pacchetto lunghi di tutto rispetto ed eterogeneo con la presenza dei neoarrivati Alessandro Morgillo (204 centimetri) e Yannick Giombini (201 cm), oltre al riconfermato Lorenzo Tortù (202 cm). Questo permetterà alla JuVi Ferraroni di puntare su due giocatori stranieri importanti, verosimilmente nei ruoli di guardia e ala, entrambi dotati di una discreta potenzialità di punti nelle mani e che (possibilmente ma non necessariamente) conoscano già il basket europeo, disposti a lavorare duro e votati al gioco di squadra.
Mentre Marco Abbiati e Luca Bechi continuano a visionare giocatori made in Usa (il coach sarà prossimamente negli Stati Uniti per assistere di persona ad alcuni training camp estivi), l’obiettivo attuale è però quello di completare il roster per quanto concerne il pacchetto di giocatori italiani. E in questo senso in cabina di regia, come detto, è stato firmato Gianmarco Bertetti, classe 2001, 180 cm di altezza, nativo di Biella, giocatore che arriva dall’ultima stagione disputata a Vigevano dove ha messo a statistica 9,6 punti e 3,7 assist di media per gara; in precedenza ha militato a Biella, Ferrara e Udine. Un giocatore del quale Bechi sottolinea le qualità: «Un ragazzo solare, spontaneo, generoso, con tanta voglia di vincere e sempre il primo a fare gruppo. Tecnicamente ha capacità di segnare uscendo dai giochi, ma ha migliorato tanto anche il suo playmaking. Ha un grande carattere e tanta determinazione, incarna perfettamente lo spirito JuVi. Sono sicuro che nel nostro contesto farà un salto di qualità e ci stupirà».
Bertetti sarà chiamato a ‘fare reparto’ con Federico Massone, play-guardia aostano di 191 cm, classe 1998, l’ultima stagione alla Tezenis Verona in A2 e in possesso di un background importante avendo militato anche a Biella, Jesi, Piacenza e Trapani, argento ai Mondiali di Egitto 2017 con la Nazionale Under 19. Nelle intenzioni del club, Massone – la cui firma è attesa nelle prossime ore – dovrebbe partire nel quintetto titolare, con Bertetti pronto a dare l’opportuno cambio di ritmo ai compagni. Con la chiusura dell’ingaggio di Massone, mancheranno un paio di giocatori importanti (i probabili cambi dei due americani) e alcuni giovani per completare la rosa in vista di una stagione agonistica che si preannuncia di levatura tecnica decisamente superiore alle precedenti.
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