L'ANALISI
25 Giugno 2024 - 05:20
Tajion Jones e Giuseppe Lopetuso
CREMONA - Mercato estivo avanti tutta per le nostre formazioni maggiori, con le strategie tecniche che mutano in base agli ingaggi effettuati e alle opzioni possibili sul tavolo. La Vanoli ha completato per ora metà squadra, aggregando a quattro giocatori italiani il primo Usa della nuova stagione, la guardia Tajion Jones in arrivo dall’Olanda. Tre le firme (la riconferma di Lorenzo Tortù e due volti nuovi) sottoscritte dalla Ferraroni JuVi, ma altri due sono in procinto di chiudere i rispettivi ingaggi, ed entrambi hanno in comune la crescita cestistica a Biella.
Un fisico da paura nel corpo di una guardia con grandi doti realizzative: così viene descritto Tajion Jones, 196 centimetri di altezza, mano caldissima (lo scorso 12 giugno contro Ostenda ha segnato 29 punti con 4-6 da due e 6-12 da tre, ma sette giorni prima aveva messo 7 su 7 nelle triple contro il Den Bosch), il primo giocatore statunitense - è nato nel 1999 a Oak Ridge, cittadina di 33mila abitanti nel Tennessee, a 260 chilometri da Nashville, la capitale del country – della stagione biancoblù, proveniente dallo ZZ Leiden dove ha disputato la sua stagione d’esordio in Europa. Un ragazzo che ha visto la chiamata della Vanoli come la grande opportunità di affacciarsi su un palcoscenico di primo piano della pallacanestro europea, un trampolino di lancio per un atleta che vuole proseguire a crescere sia tecnicamente che eticamente.
Jones non arriva a scatola chiusa, si è ben informato sulla società e sulla città a misura d’uomo, ed è consapevole delle possibilità che la Vanolifamily gli potrà garantire per emergere e mettersi in mostra. La guardia statunitense si aggiunge al gruppetto di italiani formato da Paul Eboua, Federico Poser, Luca Conti e Federico Zampini, in attesa del prossimo colpo di mercato che potrebbe essere il ritorno a Cremona di Corey Davis, il 27enne play statunitense chiamato la scorsa stagione per sostituire Marcus Zegarowski, e che bene ha fatto nel corso delle 8 gare disputate con la maglia del team allenato da coach Demis Cavina.
Un giocatore esperto, capace di mettere la marcia in più sia in difesa sia in attacco, di mettersi al servizio del collettivo. Insomma, Corey – che ha terminato la stagione in Canada - ha fatto un’ottima impressione ed ecco che sarebbe lui il regista titolare della Vanoli 2024-2025. A quel punto, per completare il roster rimarrebbero scoperti quattro spot, tre stranieri e un italiano; e a tal proposito sembra complicarsi il percorso che porterebbe a Guglielmo Caruso, lungo napoletano sotto contratto con l’EA7 Milano, azzurro impegnato dal 2 al 7 luglio con la Nazionale maggiore nel preolimpico di Portorico. Caruso, da quanto emerso nelle scorse ore, verrebbe girato in prestito dal team milanese (come per Paul Eboua) in un club che garantisca un minutaggio importante in campionato e che magari giochi una coppa europea.
In ogni caso per la Vanoli, se la situazione non si sblocca, si tratterebbe di una operazione lunga, complicata ed economicamente rilevante. Ma tempo per aspettare ce n’è sempre poco, per cui il gm Andrea Conti potrebbe virare su altri obiettivi; anche perché la definizione del quinto italiano, determinerebbe di conseguenza in quali spot inserire i rimanenti giocatori stranieri, con l’opzione Travor Lacey sempre aperta. Puzzle che il club del patron Aldo Vanoli vorrebbe completare in tempi brevi. Per quanto riguarda invece il mercato in uscita, Simone Zanotti è in procinto di ripartire dalla serie A2 con una Vuelle Pesaro determinata a tornare immediatamente in A; sull’Adriatico, infatti, il lungo torinese ha già militato dal 2018 al 2022.
L’annuncio di giornata non riguarda l’ingaggio di un giocatore ma l’arrivo di un nuovo preparatore fisico nell’organigramma. Sarà infatti Giuseppe Lopetuso a sostituire il cremonese Matteo Trovati che lascia l’incarico per impegni professionali avvicinandosi a Orzi. Pugliese, laureato in Scienze delle attività motorie e sportive, Lopetuso è preparatore fisico Fip dalla stagione 2008-2009. La sua prima esperienza è al Corato in Serie B dove lavora per 4 stagioni. Passa nella stagione 2011-2012 alla Fortitudo Martina Franca e in quella successiva al Nord Barese, con cui ottiene la promozione in A2 e la conferma per la stagione successiva. Nel 2014-2015 si trasferisce alla Viola Reggio Calabria sempre in A, dove resta per tre stagioni intervallate da una esperienza con la Fiorentina nel 2016-2017 fino ad arrivare alla prima esperienza a Orzinuovi.
Nel 2021-22 approda alla Cestistica San Severo, per poi fare ritorno a Orzi dove ricopre il ruolo di preparatore nelle ultime due stagioni. Sistemata la casella riguardante un ruolo fondamentale come quello del preparatore, la società del presidente Enrico Ferraroni starebbe per mettere a segno un doppio colpo di mercato con l’ingaggio di due giocatori entrambi di scuola Biella (club del quale coach Luca Bechi è stato prima vice allenatore dal 2001 al 2006 e poi head coach dal 2006 al 2010). Secondo Giuseppe Sciascia, prestigiosa firma di Superbasket e i cui pronostici vanno sempre a segno, la JuVi sarebbe a un passo dal firmare Federico Massone e Gianmarco Bertetti. Massone, play-guardia aostano di 191 cm, classe 1998, ha disputato l’ultima stagione alla Tezenis Verona in A2 e possiede un background importante avendo militato anche a Biella, Jesi, Piacenza e Trapani.
È stato protagonista nel 2019 di una storia extracestistica che ancora oggi in molti ricordano, avendo donato le cellule staminali alla sorella colpita da un linfoma del sangue. Federico Massone – argento ai Mondiali di Egitto 2017 con la Nazionale Under 19 - arriva a Cremona per ricoprire il ruolo di regista titolare, mentre Bertetti sarebbe il suo sostituto naturale; classe 2001, 177 cm di altezza, Gianmarco – nativo di Biella - arriva dall’ultima stagione disputata a Vigevano dove ha messo a statistica 9,6 punti e 3,7 assist di media per gara; prima aveva militato a Biella, Ferrara e Udine. Con l’ingaggio dei due registi made in Italy ad affiancare le ali Lorenzo Tortù e Yannick Giombini, e il centro Alessandro Morgillo, è probabile che il ds Marco Abbiati e coach Luca Bechi indirizzino lo sguardo verso il reperimento di due giocatori americani in grado di rivestire uno il ruolo di guardia con punti nelle mani e l’altro lo spot di ala grande con una propensione a catturare rimbalzi sotto i tabelloni. Certamente dovranno essere due Usa che possibilmente conoscano già il campionato italiano (o il basket europeo) e che siano disposti al lavoro, al sacrificio e determinati nel giocare di squadra.
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