L'ANALISI
14 Giugno 2024 - 18:36
Il manto dello Zini
CREMONA - Non ci vuole uno stadio grande, ma un grande stadio... Prendendo in prestito la celebre frase dello spot dei Pennelli Cinghiale degli anni Ottanta la Cremonese si prepara nei minimi dettagli alla nuova stagione. E, si sa, il posto migliore dove costruire il proprio futuro è la casa. Lo Zini sarà la casa perfetta per la Cremonese e dopo la sistemazione di due anni fa resta il fiore all’occhiello non solo della proprietà grigiorossa ma dell’intera città. Il catino di via Persico sarà l’unico della serie B con la licenza europea e con ogni probabilità ospiterà la gara di una Nazionale.
Uno stadio centenario ma modernissimo nella sua concezione. Spalti vicini al campo, struttura coperta per tre quarti e vista perfetta da ogni seggiolino. Con la serie A sono arrivate poi modifiche sostanziali, parcheggi, field box, sky box, nuova hospitality e la risistemazione del manto erboso considerato da tutti quanti tra i migliori della categoria.
In questi giorni all’interno dello Zini sono partiti i lavori per rendere ancora più bello il fondo che è formato sia da erba sintetica che da erba naturale. Ogni due anni è fondamentale riseminare tutta la parte naturale per rendere ancora più solido e verde il tappeto per i calciatori. E così si è approfittato della sosta tra un campionato e l’altro per poter intervenire in modo massiccio. Di fatto è stata prelevata la ‘vecchia’ erba ed è stata ripiantata una nuova semente che possa rendere ancora più bello il campo. Lo Zini sarà ovviamente pronto nel giro di qualche settimana e diventerà ancora più bello e pronto per affrontare una grande stagione.
Una situazione non così scontata vedendo le difficoltà di tante squadre di serie B per la prossima stagione. In questo momento ci sono quattro squadre che difficilmente potranno iniziare la stagione sul terreno amico. In qualche modo un vantaggio di chi dovesse affrontarle nella prima parte della stagione. Difficile che una squadra possa rendere al meglio giocando in un impianto ‘sconosciuto’. Il rischio è quello che si possa in qualche modo falsare l’andamento del campionato.
Attualmente sono quattro le formazioni che devono mettere mano alla propria struttura. Le Carrarese neopromossa giocherà a Pisa le sue gare interne. Anche la Juve Stabia deve lavorare sul Menti e ha individuato in Piacenza il campo alternativo. Il Mantova invece ha messo il Manuzzi di Cesena come seconda scelta se il Martelli non dovesse essere pronto per l’inizio della stagione. Non solo, anche il Cittadella potrebbe cominciare la stagione fuori provincia. Al Tombolato si sta lavorando per eliminare la pista di atletica e dovrà essere spostata una tribuna. Difficile che tutto possa essere per agosto e a quel punto il campo prescelto è quello del Druso di Bolzano dove ci si dovrebbe alternare con il Sudtirol.
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