Crema: quinto titolo italiano

ROMA - Straordinario Crema. I nerobianchi hanno vinto il titolo italiano di calcio a cinque non vedenti. È il quinto scudetto consecutivo per la società cremina. Il successo è arrivato al termine della fase finale del campionato che si è svolto sul rettangolo verde del centro di preparazione paralimpica di Roma.
Il Crema è stato trascinato da uno straordinario Paul Iyobo. I sei gol con cui la squadra ha vinto la finale scudetto sono stati tutti segnati dal suo bomber. Iyobo si è confermato uno straordinario cannoniere, segnando ben quattordici reti nelle tre partite che hanno caratterizzato la fase conclusiva. Una ulteriore indicazione delle grandi qualità di questo giocatore, già cannoniere lo scorso anno del Mondiale con la maglia della Nazionale.
Il Crema ha vinto la finale contro la rivale storica, la Liguria: si è imposto con il finale di 6 a 3. È stata decisa la partenza dei nerobianchi che si sono portati subito sul 4-0 nella parte iniziale del primo tempo. I liguri hanno provato a riaprire la partita con la doppietta di Gravina che ha permesso di accorciare prima dell’intervallo. A inizio ripresa, Iyobo è stato nuovamente incisivo con altre due reti e il gol di d’Alessandro è servito soltanto a fissare il risultato finale con cui i nerobianchi hanno conquistato il quinto titolo di fila. Il Crema era arrivato alla finalissima battendo nelle due sfide del triangolare di qualificazione i padroni di casa della Roma 2000 con il punteggio di 3-1, tre gol di Iyobo, e con il tennistico 6-0 sul Messina, cinque reti di Iyobo e una di Francesca Cavallotto.
Grande festa nella squadra nerobianca guidata da Nico Cavallotto che ancora una volta ha confermato tutte le sue qualità. «È un grande orgoglio – ha commentato il direttore generale Andrea Lorenzini – e un forte applauso va fatto a questi ragazzi, che hanno raggiunto con dedizione e con professionalità questa splendida vittoria. Speriamo che sia un ulteriore esempio per dare visibilità a questo movimento e per continuare a farlo crescere, parallelamente all’attività di divulgazione svolta con varie iniziative sul territorio».