L'ANALISI
23 Maggio 2024 - 13:41
Frank Tsadjout
CREMONA - Prima l'appello del capitano Daniel Ciofani, adesso quello di Frank Tsadjout, l'altro protagonista della trasferta grigiorossa a Catanzaro. Il messaggio è sempre quello: è arrivato il turno del pubblico cremonese, è il momento di fare sentire agli altri come canta lo Zini, come via Persico può trasformarsi in una bolgia a sostegno dei grigiorossi. La spinta dei tifosi sarà essenziale per la squadra e l'attaccante, in gol contro i calabresi martedì, lo rimarca.
Intanto Tsadjout ha firmato la terza rete stagionale, ma finora il risultato non ha mai dato il giusto risalto alle sue fatiche.
"Per come si era messa la gara contro il Catanzaro - dice Tsadjout - dopo il gol di Daniel c’era la sensazione di portarla a casa, ma allo stesso tempo però non bisogna considerare il pareggio come un brutto risultato. Era sicuramente difficile giocare su un campo come quello di Catanzaro. Anzi, ringrazio il gruppo dei sostenitori grigiorossi che non hanno fatto mancare la loro presenza. Già in settimana ci avevano seguito in tanti perché stiamo dando la caccia a un risultato importante e possiamo portarlo a casa".
Cosa ha insegnato la gara di Catanzaro?
"Che le gare dei playoff vivono di momenti e la capacità di una squadra forte deve essere quella di capire quei momenti. L'impatto ambientale può influire su l'andamento della gara come abbiamo visto. Per questo sono convinto che giocando in casa nostra avremo il supporto di 11 mila spettatori pronti a incitarci. Stavolta l'impatto ambientale dovrà tornare a nostro favore".
Come è stata la stagione fino a questo momento?
"E' stata una stagione di alti e bassi. Fondamentale è stato il gruppo, perché dopo una retrocessione non è facile gettare le basi per risalire immediatamente, ma ce l’abbiamo fatta. Perché c'è stata coesione e unità di intenti. Siamo riusciti a fare una buona rincorsa che ci ha permesso di sognare la promozione diretta per un certo periodo, ma purtroppo non è stato possibile centrare quella grande opportunità. La squadra è forte, conto sull'apporto di tutti i compagni: anche chi gioca meno dà il suo contribuito, siamo tutti sullo stesso livello".
Il messaggio che lancia Tsadjout è di crederci fino in fondo?
"Sì dobbiamo crederci noi e ci deve credere anche la gente, il messaggio che lancio è di riempire lo Zini. Abbiamo appena vissuto sulla nostra pelle quanto possa trascinare un pubblico numeroso e caldo. A Catanzaro la gente ha trascinato i suoi giocatori, ma penso che anche lo Zini possa fare la stessa cosa, che possa entusiasmarsi per ogni pallone giocato".
A Catanzaro Stroppa ha messo Tsadjout di fianco a Ciofani, due punte centrali di fisico: una vera novità. Come vi siete trovati?
"Per le mie caratteristiche, visto che mi piace svariare per il campo, è essenziale avere un punto di riferimento come Daniel Ciofani perché sa muoversi di conseguenza a quello che faccio io, non ci pestiamo mai i piedi sia in fase di possesso che di non possesso".
A Catanzaro 50 minuti di Cremonese bella e concreta, poi sono usciti i calabresi. Avete accusato un contraccolpo più fisico o più mentale?
"In 50 minuti la nostra forza è aver avuto il coraggio di tenere la palla fra i piedi. Il Catanzaro offensivamente è una squadra che sa fare male e quando nella seconda parte della partita abbiamo smesso di giocare, ci siamo messi in difficoltà da soli. Il segreto dunque è continuare a giocare con personalità e mantenere il gioco che sappiamo fare".
Dopo il secondo gol di Ciofani la squadra si è fatta sorprendere come se avesse incassato un contropiede.
"Nella nostra identità c’è sempre l'attitudine a pressare alti. Siamo una squadra che mette molta intensità nell'uno contro uno non è immediato fare l’opposto. Non scatta uno switch da un approccio all’altro, e nemmeno c’è stata la presunzione di dire che sul 2-0 la gara era finita. Sapevamo che il contesto può cambiare, avevamo già visto la gara del Catanzaro contro il Brescia e non abbiamo sottovalutato questo aspetto. Dire che la gara è cambiata dopo il loro grande gol, ma per come si era messa, la Cremonese è rimasta aggrappata alla partita fino all'ultimo e non ha mollato di un centimetro. Ripeto che il pari è importante".
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