Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

BASKET: SERIE A

Cavina: "Vanoli e Cremona, sono dove volevo essere"

Il coach dopo la riconferma: "Ripartiremo, magari da zero, ma con l'obiettivo salvezza"

Fabrizio Barbieri

Email:

fbarbieri@laprovinciacr.it

07 Maggio 2024 - 18:10

Cavina: "Vanoli e Cremona, sono dove volevo essere"

Coach Demis Cavina

CREMONA -  Era nell’aria e ora è ufficiale: coach Demis Cavina continuerà a essere l’allenatore della Vanoli Basket Cremona. Ieri, a metà mattina, l’annuncio da parte della società che certificava il terzo mandato. Nella sua prima stagione a Cremona, coach Demis Cavina ha condotto i biancoblù a un record di 38 vinte e 11 perse in Serie A2, portando la Vanoli alla storica vittoria di Supercoppa, Coppa Italia e Campionato. Nella stagione di Serie A appena conclusa, la sua Vanoli ha raggiunto la salvezza con due giornate di anticipo.

Emozioni?
«Sono entusiasta di proseguire questo percorso e di farlo con grande energia. È un privilegio sentire tanta fiducia e poter condividere certi valori in cui credo fermamente; per questo voglio ringraziare Aldo Vanoli e Andrea Conti con i quali ripartiremo subito a testa bassa per centrare il prossimo obiettivo».

Già al lavoro?
«Stiamo facendo i colloqui con i ragazzi. È stata un’annata bella e intensa. È chiaro che il gruppo storico abbia la priorità su tutti».

Come è andata la camminata dal PalaRadi alla Ferramenta Vanoli di Soncino?
«Bene, ma tra tanti antinfiammatori... È stato un bel momento che abbiamo passato con lo staff. Un momento di condivisione che ha confermato la coesione del gruppo. Eravamo di più rispetto allo scorso anno, è stato divertente. Il giorno dopo mi fanno ancora male le gambe...».

Sta pensando alla nuova squadra?
«È prestissimo per la composizione del roster. Bisogna prima stabilire il budget. È chiaro che il nostro obiettivo non cambierà. Cremona resta una realtà importante, seria, una squadra che regala opportunità a molti giocatori. Non vogliamo fare cose diverse, ma lavorare bene e con attenzione. Non sono preoccupato anche se dovessimo ripartire da zero».

Il suo rinnovo è stato complesso?
«La verità è che non c’è nemmeno stata una vera trattativa. Eravamo in sintonia da tempo. La firma è stata una formalità».

Dopo queste due grandi stagioni si aspettava una chiamata da una big?
«Volevo Cremona e Cremona voleva me. Di offerte e proposte non parlo. Ma sono dove volevo essere».

Non sarà facile fare meglio delle scorse stagioni...
«Penso che ci sia la totale condivisione degli obiettivi. Sappiamo benissimo che la nostra missione sarà arrivare alla salvezza. Dovremo lottare, ma in ogni piazza c’è un obiettivo da raggiungere. Il bello della Vanoli è che da anni ha consolidato questo aspetto, dove al centro c’è sempre la salvezza con pochi voli pindarici. Ci sono stimoli nuovi ogni stagione. Io darò il massimo come in ogni piazza dove ho lavorato nella mia carriera».

Costruirete una squadra diversa?
«Non cambierà la mentalità con cui lavoreremo. Dovremo essere bravi e fortunati a fare le scelte giuste. Perchè è in estate dove si fa il lavoro più grosso e quello che fa la differenza alla fine della stagione. La prima opzione sono i ragazzi del roster attuale, poi vedremo. Viste anche le squadre di A2 in lotta per la promozione, il prossimo sarà un anno ancora più impegnativo».

La Vanoli era data ultima da tanti nel ranking di inizio anno...
«Non penso che cambierà posizione anche nelle prossime previsioni. Il nostro compito dovrà essere quello di sovvertire i pronostici come abbiamo fatto quest’anno. Se ci guardiamo indietro vediamo piazze storiche come Brindisi e Pesaro che sono retrocesse. Significa che dobbiamo dare ancora più valore alla nostra salvezza. Una meta che ci siamo meritati ampiamente».

Che effetto fa salutare i giocatori, con la consapevolezza che probabilmente non si lavorerà più insieme?
«C’è commozione. Dall’ultimo arrivato Davis al capitano storico Andrea Pecchia, si è creato un clima speciale. C’è emozione da parte di tutti e questo è bello, perchè vuol dire che dal punto di vista umano si sono toccate le corde giuste. Purtroppo, o per fortuna, si sa che dopo una stagione positiva è normale che molti trovino situazioni più ambiziose. È il compito di una società come la Vanoli quello di far migliorare i giocatori e lanciarli ad alti livelli. Serve avere la giusta lucidità da cui ripartire».

Lo scorso anno è stato lunghissimo. Ora a inizio maggio tutto è finito. Si farà qualche giorno di vacanza?
«Ma no. Le mie vacanze sono stare vicino alla mia famiglia, seguendo in giro per l’Italia i miei figli nei tornei di golf. Sarò più presente rispetto alla stagione scorsa. Tornare a respirare aria di famiglia sarà bellissimo. Di certo passerò tanto tempo al cellulare parlando con il dg Andrea Conti... Ma non vivo questa situazione come una fatica. Siamo fortunati a fare la professione che amiamo. La mia passione è diventata un lavoro, cosa c’è di più bello?».

Chi vincerà il campionato?
«C’è molto equilibrio. Virtus Bologna e Milano hanno grandi qualità. La squadra di Messina ha un roster molto lungo. Ma attenzione anche a due outsider come Brescia e Venezia perchè in semifinale potrebbero essere un ostacolo difficile da superare per chiunque».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400