L'ANALISI
15 Febbraio 2024 - 18:36
Mister Beppe Mussa
CREMA - Come si era intuito dalle parole del presidente Massimiliano Marinelli nel dopopartita della gara persa dalla Pergoletese contro il Fiorenzuola, Matteo Abbate ha terminato la sua avventura sulla panchina giallolblù. Fatale al tecnico toscano sono stati la terza sconfitta consecutiva e il fatto che la squadra sia precipitata al quartultimo posto in classifica, a quattro punti dalla salvezza diretta.
Il presidente Massimiliano Marinelli e il dg Cesare Fogliazza hanno parlato ad Abbate comunicandogli la loro decisione. Decisione che è poi stata ufficializzata con un comunicato: ‘La Pergolettese comunica di aver sollevato l’allenatore Matteo Abbate dall’incarico di responsabile della prima squadra. La società, nel ringraziarlo per il lavoro e l’impegno profusi in questi mesi, gli augura le migliori fortune per il prosieguo della sua carriera calcistica. In attesa di comunicare chi sarà il prossimo allenatore, la squadra è stata affidata alò tecnico in seconda Giacomo Curioni’. Curioni che ha diretto la seduta del pomeriggio al Bertolotti.
La dirigenza del club di via Dei Carmelitani ha contattato Alessio Tacchinardi, che ha declinato l’offerta a causa di altri impegni. Il nome che circola è quello di Giovanni Mussa, tecnico castelleonese, che già due stagioni fa era entrato in corsa alla guida della Pergolettese centrando la salvezza. Riconfermato a luglio, aveva poi rassegnato le dimissioni prima dell’inizio del campionato.
Interpellato sull’esonero, Abbate non ha voluto commentare: «Quello che avevo da dire l’ho detto in sala stampa dopo la partita con il Fiorenzuola. La società mi ha addebitato i risultati negativi. Altre cose non mi sento di dover dichiarare».
Nella sua ultima intervista, Abbate aveva espresso il rammarico di non essere riuscito a trasmettere alla squadra la capacità di avere un atteggiamento diverso a seconda dei momenti della partita. Per contro, però, non aveva potuto fare a meno di sottolineare i tanti errori individuali, nell’incontro di mercoledì, ma in tutta la stagione, che hanno penalizzato le prestazioni e la classifica. L’unica cosa che si è sentito di aggiungere nel momento del commiato è stata: «Sono dispiaciuto, ma penso di aver dato un’identità alla squadra».
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