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LA PROMESSA

Tennis: è di Sesto il nuovo Alcaraz

Leonardo Bernabò a 13 anni è già tra i primi in Italia e sogna in grande

Lucilla Granata

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redazione@laprovinciacr.it

18 Gennaio 2024 - 19:13

Tennis: è di Sesto il nuovo Alcaraz

Leonardo Bernabò

SESTO CREMONESE - «La prima racchetta da tennis l’ho presa in mano a 4 anni e mezzo, l’ultimo anno di asilo. In realtà ho iniziato a giocare perché era lo sport preferito di mio papà. Si può dire che mi abbia forzato un po’ per una passione che era la sua, ma a me è piaciuto tantissimo da subito». Leonardo Bernabò, di Sesto, oggi di anni ne ha quasi 14 e il tennis è diventato una magnifica ossessione. È molto giovane, ma nella sua categoria è davvero una piccola promessa, determinata tra l’altro, a diventare un campione. «I primi 3-4 anni ho giocato solo a Sesto, il mio paese. Mi allenavo una volta alla settimana quando veniva lì la mia maestra di tennis. Dagli 8-9 anni invece, mi sono spostato alla canottieri Flora ed è lì che mi è veramente esplosa la passione. E il tennis è diventato quasi tutta la mia vita. Giocherei tutti i giorni, tutto il giorno dalla mattina alla sera. E in effetti le mie giornate sono scandite dall’impegno sul campo. Che è piuttosto totalizzante. 6 giorni su 7 dalle 2 alle 4 ore al giorno. Mi divido tra l’allenamento sul gioco a quello per la preparazione atletica».

La sua categoria è l’Under 14, anche se questo è l’ultimo anno e i risultati sono notevoli. A oggi infatti è 16° a livello nazionale, 4° a livello lombardo e primo in provincia di Cremona. Da tre anni si qualifica per gli italiani e nel 2023 ha gareggiato alla Next Gen di Torino. Anche in quell’occasione ha ottenuto un ottimo risultato. Gareggiando per la Lombardia infatti, si è qualificato terzo.

Ma chi è il suo Idolo?

«Alcaraz senza ombra di dubbio. Adoro il suo modo di essere e di giocare. Da un po’ ho iniziato ad ammirare anche Sinner, ma Alcaraz resta il mio mito».

E nel futuro? Come si vede tra qualche anno?

«Sono convinto di arrivare in alto. Sono deciso a fare tutto il possibile per raggiungere il massimo. A settembre andrò alle superiori e frequenterò il liceo sportivo perchè voglio studiare, ma contestualmente frequentare una scuola che mi dia la possibilità di perseguire il mio scopo, quello di diventare un tennista professionista».

Esiste un piano B?

«No non c’è, perché sono convinto al 100% di potercela fare».
Resterà a Cremona per il momento? «Sì, mi hanno cercato da fuori, ma io al Flora sto benissimo e mi sta dando una mano enorme per sostenere i tornei anche all’estero. Sono andato in Austria e in Croazia. Quest’anno cercherò di farne di più fuori perché mi serve un ranking internazionale. Il primo obiettivo è vincere i campionati italiani e poi mi piacerebbe anche arrivare al primo posto di almeno una tappa del Next Gen. Devo dire grazie ai maestri Bertanzetti e Caragea. Ma a tutta la dirigenza del Flora che mi sostiene tanto. Io sogno in grande e quest’anno grazie al ‘Road to Torino’ la Federazione mi ha regalato un biglietto per seguire un allenamento e una partita dei big».

La sua dote migliore?

«Non mollo mai. L’anno scorso ero ancora un po’ piccolo e grassotello, ma ora sono anche dimagrito e mi sono alzato. Sto mettendo massa e mi sto ‘indurendo’ anche mentalmente, ora ho un carattere da agonista».

E il calcio?

«Sono tifoso della Cremonese ma, vado allo stadio solo se posso. Se mi devo allenare o devo giocare, non se ne parla. Il tennis è sempre al primo posto».

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