Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

PISTA

Ciclismo. Festa speciale per Venturelli: compleanno tinto d'azzurro

L'atleta di San Bassano dopo la prima prova in azzurro: "Sono soddisfatta della prova in Olanda, non pensavo di riuscire a centrare quel piazzamento"

Gabriele Cogni

Email:

redazione@laprovinciacr.it

16 Gennaio 2024 - 08:01

Ciclismo. Festa speciale per Venturelli: compleanno tinto d'azzurro

Federica Venturelli

SAN BASSANO - Ha deciso di rendere ancora più significativa quell’opportunità arrivata proprio in corrispondenza del suo diciannovesimo compleanno. Le candeline spente venerdì, giorno della partenza per l’europeo di Apeldoorn, e quarantotto ore dopo, in pista, Federica Venturelli ha voluto render indimenticabile l’esordio nell’appuntamento tra le Pro. Una prima da grande tra le grandi. Per il carisma con cui ha affrontato l’impegno. Per il risultato conquistato. Per quella sua capacità di restare umile e allo stesso tempo determinata verso l’obiettivo, la crescita nella dimensione nuova in cui è entrata dopo essere stata regina mondiale tra le Junior.
«Sono contentissima – ha commentato Venturelli – del risultato ottenuto domenica: assolutamente non mi aspettavo alla prima partecipazione di riuscire a qualificarmi e ottenere un piazzamento così».
Il quarto posto nell’inseguimento individuale, di cui detiene il record del mondo Junior, ottenuto al primo confronto con le Pro è un piazzamento eccezionale. Forse inatteso per certi aspetti, ma neppure troppo, perché la fiducia del ct Marco Villa nel darle questa prima opportunità nell’impegno di apertura della stagione era un segnale che il cronometro in allenamento forniva già tempi di rilievo. La sambassanese ha ripagato sfruttando nel modo migliore l’occasione, dimostrando tutta la sua maturità anche nel lavoro stesso di domenica, nelle due prove.
«In qualifica – ha spiegato nell’analisi la giovane azzurra – ho gestito male lo sforzo, probabilmente perché gli scorsi anni ero abituata alla distanza dei due chilometri nell’inseguimento e non ai tre chilometri della prova Elite. Ho iniziato troppo forte e ho calato parecchio nella seconda parte di gara. Essendo partita nella prima batteria, ho dovuto attendere le altre sette per sapere di essere qualificata per la finale: è stata una sofferenza dover aspettare, ma quando è arrivata l’ultima atleta e ho visto di essere quarta e in corsa per il bronzo non mi è sembrato vero».
Per la sambassanese si è così aperta la sfida per il bronzo contro la britannica Anna Morris, dieci anni di esperienza in più, fresca dell’argento nell’inseguimento a squadre e titolo iridato in carica nella stessa specialità. Ma la vera sfida, per Venturelli, è stata soprattutto con sé stessa, perché più che la medaglia, l’obiettivo di Apeldoorn era fissare una prima tappa nel percorso di crescita grazie al confronto con le più forti.
«In finale – ha proseguito – ho avuto un’altra opportunità per far esperienza e cercare di gestire meglio la gara, cosa che sono riuscita a fare. Ho seguito la tabella concordata con il ct Villa e sono riuscita a migliorare di due secondi il tempo della qualifica».
Ed eccolo lì il regalo di compleanno più bello che poteva farsi Venturelli, ovvero sfruttare la prima opportunità in una sfida da Pro arrivata con la maglia azzurra per confermare il suo valore, ma soprattutto per migliorarsi, con quel quarto posto che stavolta non sa per nulla di beffa, ma ha tutte le sembianze di una medaglia.
«Sono contentissima – ha concluso – di com’è andata, non è importante se è stata l’ennesima medaglia di legno di questi anni: essendo un quarto posto con le Elite ha un sapore diverso e meno amaro». Il primo mattoncino nella strada da Pro è stato così fissato, ed è giunta subito una grossa soddisfazione.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400