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COPPA ITALIA A2

Volley. CremonaUfficio in campo contro Busto

Dopo le fatiche di Lecco in campionato, un altro impegno tosto per le gialloblù nei quarti in gara secca

Matteo Ferrari

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09 Gennaio 2024 - 18:31

Volley. CremonaUfficio in campo contro Busto

Un'esultanza delle giocatrici dell'Esperia

CREMONA - La CremonaUfficio Esperia scenderà in campo mercoledì sera con l’obiettivo di continuare a stupire in questa stagione piena di piacevoli sorprese. Le ragazze di coach Marco Zanelli saranno infatti di scena al PalaBorsani di Castellanza, sul campo della Futura Giovani Busto Arsizio, per il quarto di finale di Coppa Italia di Serie A2 in gara unica che mette in palio l’accesso alla semifinale (in programma il 24 gennaio) contro la vincente del match tra Macerata e Messina. Piovesan e compagne sono reduci dalla maratona di Lecco e torneranno sul rettangolo appesantite dalle quasi tre ore di gioco di domenica ma l’obiettivo è troppo importante per ascoltare i postumi del match di campionato ed in palio c’è la possibilità di coltivare un sogno, ovvero presentarsi in semifinale prima ed, eventualmente, nella finale del 28 gennaio a Trieste in occasione della final four di Coppa Italia di A1.
L’avversario che alle 20.30 contenderà alle tigri l’accesso alla semifinale è formazione costruita per provare il salto di categoria, seconda nel girone A a 2 punti da Perugia ma unica ad aver battuto la compagine umbra con un netto 3-0 tra le mura amiche. Il fattore campo non è dunque secondario perché Zanette e socie, in casa, non hanno concesso nemmeno un punto alle avversarie trasformando il PalaBorsani in un fortino inespugnabile. Per la CremonaUfficio, dunque, il compito è decisamente arduo. Le ragazze di coach Amadio sono una cooperativa di punti non avendo un marcatore di riferimento assoluto come possono essere Taborelli o Piovesan per l’Esperia.

Chiaro che Cremona potrà giocare forse col braccio più sciolto essendosi meritata la qualificazione alla Coppa Italia ma senza avere l’assillo del passaggio del turno anche se è ovvio che arrivati a questo punto l’idea di poter coltivare il sogno possa fare capolino. 

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