L'ANALISI
07 Gennaio 2024 - 19:11
CREMONA - La Juventus nega il bis alla Roma e si prende la quarta delle ultime cinque Supercoppe disputate. L’eterno duello tra giallorosse e bianconere ha premiato la squadra di Joe Montemurro che ha creato qualche palla ghiotta in più ma che alla fine, con la lingua fuori dai denti, ha tenuto duro respingendo ogni assalto romanista. C’è mancato poco che i novanta minuti di gioco non fossero sufficienti per assegnare il trofeo, ma la Juventus alla fine ha centrato l’obiettivo.
Allo Zini una pioggia costante non scalfisce minimamente la tenuta del terreno di gioco che consente alle due squadre in campo di giocare un calcio vivace, ricco di ribaltamenti di fronte, non avaro di contrasti ma sempre nei limiti della correttezza. I circa 6500 spettatori hanno goduto di un match apertissimo fino all’ultimo secondo deciso da episodi molto belli e dalla grande volontà messa in campo da tutte le protagoniste. Se festa doveva essere, la Supercoppa Frecciarossa ha centrato nel segno. Prima, durante e dopo. Arisa scalda tutti con un suo brano, poi canta l’inno di Mameli accanto al trofeo.
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