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SERIE A2

Basket. Juvi in vena di sgambetti?

Al PalaRadi sabato caldo con la sfida tra gli oroamaranto e la capolista Trapani

Ivan Ghigi

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ighigi@laprovinciacr.it

15 Dicembre 2023 - 19:19

Basket. Juvi in vena di sgambetti?

Fanfoni (Vergani) e coach Bechi (Juvi)

CREMONA - Vola in classifica da vera corazzata costruita per vincere. Trapani si presenta al PalaRadi (sabato alle ore 18) per allungare contro la Juvi Ferraroni la striscia di successi. Gli oroamaranto di Luca Bechi proveranno a fare i dispettosi, ad allungare il piedino per sgambettare la prima della classe nella convinzione che non potrà, la squadra di Parente, essere sempre così perfetta. Ed è proprio su questo tema che Luca Bechi ragiona.
«La gara contro la capolista — dice il coach toscano — offre sempre mille sensazioni ed emozioni positive, perché ci troviamo al cospetto di una squadra che fino a questo momento ha dominato il campionato evidenziando la grande differenza in campo per talento fisico, corsa e continuità. Come ha dichiarato il presidente Antonini per Trapani esiste un solo risultato. In tre mesi di campionato, l’unico passaggio a vuoto è stato l’ultimo quarto contro Cantù ma questo può succedere. Dimostra che sono sono umani».

Qui si inserisce il tentativo della Juvi di compiere l’impresa.
«Andremo a cercare il loro tallone d’Achille. Ogni volta che si alza la palla a due la gara va conquistata. Metteremo lo spirito Juvi sono sicuro ne verrà fuori bella gara. Mi auguro che gli appassionati di basket vengano a vedere questa gara. Io spero di trovare tanto pubblico».

Come dovranno comportarsi Tortù e compagni?
«Il nostro dovere è dare il meglio in campo per fare affezionare i tifosi. Dimostreremo che abbiamo qualità e che stiamo facendo progressi. Siamo in ritmo e le tre gare in sei giorni ci hanno aiutato a prenderlo».

Quale sarebbe dunque il tallone d’Achille dei siciliani?
«Paradossalmente l’unica cosa che non devi fare è pensare che sono il Trapani. Bisogna pensare solo a noi stessi: le cose fatte bene andranno fate benissimo. Dobbiamo rimanere a contatto per 40 minuti, con attenzione, solidità e concretezza».

L’altra faccia della medaglia è che Trapani possa essere un alibi se la gara prendesse una brutta piega.
«Vero, ma se conosco la squadra, e siamo insieme da quattro mesi, dico che non avremo questo approccio. So che uscirà l’orgoglio e la voglia di ben figurare».

Da evitare dunque i black out come a Roma?
«Con la Luiss la gara è stata dura per responsabilità nostra. Ho preso il lato buono della cosa, ossia che abbiamo saputo recuperare e vincere».

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