Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

LA STORIA

La famiglia dei bomber: padre e due figli in gol

L'impresa dei Paletti che dall'Over 40 alle giovanili fanno la differenza

Lucilla Granata

Email:

redazione@laprovinciacr.it

09 Dicembre 2023 - 12:02

La famiglia dei bomber: padre e due figli in gol

La famiglia Paletti

PERSICO DOSIMO - Una famiglia impastata di passione sfrenata per il pallone da calcio e con il fiuto del gol. È il caso di quella Paletti, originaria di Dosimo. Papà Alex da ragazzo giocava a calcio, ruolo attaccante. Poi il lavoro lo costringe ad abbandonare per tanti anni la grande passione per questo sport, che però inizia a riversare sui due figli: Mattia e Andrea. Entrambi hanno ereditato dal padre l’amore per la palla a scacchi e soprattutto l’istinto per il gol.

«Proprio così» spiega Alex, facendo fatica a mascherare l’orgoglio. «Mattia è un 2007 e gioca da sotto quota negli Juniores Regionali della Soresinese. È ancora piccolo, ma è davvero molto forte tanto da essere stato aggregato anche alla prima squadra. Nonostante i 14 anni, Mattia ha tra l’altro già esordito in Eccellenza. Ovviamente nel ruolo di attaccante» insomma padre e tre figli tutti centravanti. Un conto però è giocare in un ruolo, altro invece è rivelarsi autentico bomber. «Mattia lo è senza dubbio. Ha segnato nella partita poi vinta dalla sua squadra anche domenica scorsa. Pensate che ha trionfato segnando due gol nella categoria juniores e poi è andato nella Under 17 a giocare, segnando e vincendo anche lì. Più bomber di così...».

E Andrea? «Andrea gioca al momento nella Under 15 Regionale sempre a Soresina. Anche lui domenica ha segnato. Ed è un po’ il motivo che mi ha fatto pensare di segnalare la nostra storia al giornale. Infatti ho segnato anche io e quindi praticamente in contemporanea abbiamo segnato tutti e tre in famiglia. Mattia è il più prolifico. A parte domenica scorsa, ha già segnato dieci gol. Compreso nel giorno del suo compleanno. Un modo bellissimo di festeggiarlo. Ma anche Andrea non è da meno eh? Lui di gol ne ha messi a segno 8. Sono 2 meno del fratello, ma è al suo primo anno nella Regionale, quindi in teoria si deve ancora adattare sia alla categoria che ai compagni».

Figli super bomber che hanno fatto risvegliare nel papà una passione per il gioco che in realtà non è mai stata sopita... Tant’è che... «Che ho ripreso dopo 20 anni perchè non ne potevo più di fare solo lo spettatore. Andavo sempre alle loro partite e a volte mi rendo conto che esageravo pure nei commenti da tanto che ero tifoso, ma non va bene. Il papà ultras proprio non si poteva vedere. Anche per questo quindi, ho fatto un passo indietro e ho cercato di tornare a giocare per poter dare sfogo nuovamente al mio amore per il calcio».

L’occasione si è presentata. «Vero, a Corte de Frati con la Bozzuffi over 40. Ora ho 47 anni, ho smesso 20 fa quando ho iniziato a lavorare. Sono stato accolto benissimo e domenica scorsa quando abbiamo giocato contro la Fadigati prima in classifica, da buon attaccante, ho segnato. Quindi tre Paletti su tre sono andati a referto. Una bella soddisfazione. Il mio è anche un bel gruppo. Ci stiamo allenando da settembre. Siamo in trenta ragazzi con una fortissima passione e non siamo mai meno di 22/23 ad allenarci. Al calcio coniughiamo attività sociali e benefiche all’oratorio.

La volontà resta principalmente quella di trasmettere il concetto che alla base del vero calcio c’è il gruppo, lo spogliatoio, l’attenzione per il sociale. Noi andiamo sempre anche a messa e domenica abbiamo ricevuto la benedizione alla squadra. Voglio mettere passione ed esperienza al servizio delle nuove leve. Un pensiero che trova condivisione perche a vederci ci sono sempre almeno 50/60 persone. Quando non giocano e possono tra l’altro, vengono a vedermi anche i miei figli. È bello condividere con loro questa grande passione e poi facciamo un gioco tra noi. Teniamo aggiornata la classifica cannonieri. Ci aiuta anche mia moglie. Ogni tanto chiede ai ragazzi come regalo che segnino per lei e domenica scorsa che era il suo compleanno, hanno dedicato entrambi il gol alla mamma.

Non sembra, ma sono dinamiche che aiutano anche a livello famigliare. Il calcio come tutti gli altri sport riflette poi le dinamiche della vita. Quindi cercare di essere onesti e tenere alti i valori dello sport trasmettendolo nella vita, è bello. Durante il Covid a il calcio ci ha aiutato ad uscire e fare sport, sebbene nel rispetto delle regole. È aggregante e invita a fare una vita sana. Per questo dico evviva la Don Mario Bozzuffi, la mia squadra. Don Mario era il parroco storico di Corte de’ Frati, quello che ha fondato la società sportiva.Siamo ripartiti nel suo nome e non ci fermeremo».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400