L'ANALISI
29 Novembre 2023 - 16:20
Andrea Conti
CREMONA - «Me ne sono andato due anni fa da Varese dando le dimissioni. Un atto sofferto, ma anche d’amore per quella società. Era in corso un cambiamento di linea e mi sono fatto da parte». Il direttore generale Andrea Conti della Vanoli sarà il grande ex della gara di domenica all’Itelyum Arena.
Ha sentito qualcuno della società biancorossa?
«Ho avuto contatti con qualche rappresentante del Consorzio. Della società attuale no, ma onestamente rispetto a due stagioni fa sono cambiate quasi tutte le persone».
È stato un addio traumatico?
«Diciamo che ho detto basta dopo una partita, ma non è stata una decisione impulsiva. Da un po’ meditavo di dare le dimissioni. L’arrivo di Scola ha cambiato sia le gestione tecnica che dirigenziale. È andata così. Domenica tornerò da ex, ma non è la prima volta però che succede, era già capitato da giocatore...».
Parliamo di Vanoli. Come stanno Zegarowski e Adrian?
«Marcus sta bene, si sta allenando e ha superato lo stato influenzale. Per Nathan dovremo aspettare a ridosso della partita per capire se ci potrà essere. Ha la caviglia ancora gonfia, ma lui è un lottatore e se ci fosse una minima possibilità non si tirerà di certo indietro».
Rimpianti per Napoli?
«No. Alla fine la squadra ha giocato al massimo delle sue possibilità e ha messo in grande difficoltà una delle migliori formazioni del campionato. La Gevi sta vivendo un grande momento di forma, ma la Vanoli ha fatto una grande partita».
Forse sarebbe bastato uno tra Zegarowski e Adian per vincere...
«Se guardiamo alla matematica viene da dire sì, visti i punteggi medi dei due giocatori assenti. Nella pratica non è detto che sarebbero cambiate le cose. Per noi queste partite devono essere dei punti di partenza e non di arrivo. Stiamo dimostrando di poterci giocare ogni partita alla pari e sinceramente lo spirito dei ragazzi è straordinario. Abbiamo un gruppo solido, dentro e fuori dal campo di gioco. Tutti sanno benissimo qual è il loro ruolo all’interno del roster».
A Varese sarà una sfida delicata in ottica salvezza.
«Di certo sarà una tappa rilevante. Siamo alla decima giornata, un terzo del campionato si chiude. Sappiamo che nella nostra storia non siamo mai riusciti a vincere a Varese. Noi dobbiamo pensare di fare la nostra pallacanestro, con l’intensità e l’applicazione che abbiamo sempre messo fino a questo punto. Non possiamo sederci, altrimenti prenderemmo delle bastonate. Varese per altro avrà una grande voglia di riscatto dopo la pesante sconfitta subita a Brescia. Ci aspettano un palazzetto caldo e una squadra di livello».
Per altro con una novità.
«Dovrebbe esserci l’arrivo di James Young, un’ala tiratrice pericolosa in uscita da Treviso. Credo che contro di noi potrebbe già essere schierato».
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