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IL PERSONAGGIO

'Vi racconto il mio Sinner'

Il cremonese Trovati è stato il suo preparatore quando era ragazzo

Lucilla Granata

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redazione@laprovinciacr.it

24 Novembre 2023 - 17:51

'Vi racconto il mio Sinner'

Jannik Sinner e Matteo Trovati

CREMONA - Tutti incollati alla tv per Jannik Sinner. Dalle Finals di Torino è riesploso l’amore per il tennis come fu per l’American’s Cup di Luna Rossa e grazie al ‘rosso’ altoatesino dunque, negli ultimi giorni non si fa altro che parlare di servizi, ace e ora di Coppa Davis. Jannik Sinner è sicuramente il personaggio del momento, soprattutto perchè era dai tempi di un certo Adriano Panatta che un italiano non arrivava tanto in alto nella classifica mondiale, posizionandosi al quarto posto. Con questa ascesa straordinaria Jannik ha anche ottenuto una popolarità pazzesca. Ma c’è chi il suo talento, lo ha potuto ammirare da vicino in tempi non sospetti, facendogli da preparatore atletico. È il cremonese Matteo Trovati, conosciuto in città come preparatore della Juvi Basket ma non solo.

Una lunga esperienza in diversi ambiti sportivi, Matteo, nel 2017, giovanissimo, ha avuto una partentesi anche dal guru del tennis italiano Riccardo Piatti, dove stavo emergendo anche un giovane tennista sudtirolese... «Ho iniziato a lavorare con Piatti nel 2013-2014 quando faceva gli stage alla Canottieri Baldesio a Cremona. Nell’estate 2017 ho accettato la sua chiamata per trasferirmi al famosissimo Piatti Tennis Center a Bordighera. All’epoca, seguiva Coric e tra gli sparring c'era anche Sinner» spiega Matteo.

Si intravedeva già il campione che stava per diventare?

«Non ho mai avuto le competenze tecniche per giudicarlo, mentre Piatti sì. Io posso dire che mi rendevo conto che giocasse molto bene per avere 17 anni. Il preparatore del team di Riccardo era il croato Dalibor Sirola. Ho imparato tantissimo da lui. Avendo in Liguria anche i campi coperti, in quell’anno trascorso lì, ho avuto l’onore di vedere allenarsi dal vivo campioni come Djokovic e Federer».


E da preparatore atletico come vede il Sinner atleta?

«Fisicamente ha una struttura esile rispetto ad altri, ma ha un’ottima fibra muscolare. Abbinata a un’ottima mobilità articolare, nel complesso il suo fisico è molto prestante. Già allora ricordo l’impegno pazzesco che ci metteva. Gli faccio i complimenti per tutta la carriera che sta costruendo e gli auguro di vincere ancora di più fino a raggiungere il tetto del mondo... Tanto ormai il salto è breve».

Quello che si vede da fuori è che Sinner ha il classico carattere nordico...

«In realtà però, è una delle migliori persone che abbia conosciuto. Di un’umiltà fuori dal comune, caratteristica che credo lo abbia aiutato ad arrivare fin qui. Sempre sorridente».

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