L'ANALISI
12 Novembre 2023 - 23:09
Daniele Magro
TREVIGLIO - Dopo una battaglia dai mille volti, più di qualche rimpianto e tanto spettacolo, la Ferraroni Juvi Cremona è costretta a cedere al PalaFacchetti di Treviglio. Vincono i padroni di casa, bravi ad approfittare di un terzo quarto stellare nonostante i vari tentativi di buttarla via, contro una Juvi ancora priva di Cotton ma senz’altro dura a morire. Gli oroamaranto possono però fare mea culpa per quel terzo periodo da 37 punti concessi.
Una gara divertente fin da subito, con Treviglio più perimetrale a differenza di una JuVi che cavalca la coppia Magro-Benetti. Finelli nel primo quarto prova la zona matchup, il coach gigliato risponde con la 2-3 in avvio di secondo periodo, ma è la Gruppo Mascio a volare di nuovo sul +7 (29-22 al 13’). Gli oroamaranto con un poderoso 10-1 ribaltano l’inerzia. Il 45 pari dell’intervallo è lo specchio fedele dell’equilibrio fra le due squadre, rotto tuttavia dalla sparatoria della Blu Basket: Vitali inventa (13 assist per lui), Harris e i tiratori di Finelli finalizzano e ne nasce un infausto, per i gigliati, terzo quarto da 37-22 per il -15 del 30’. Sembra il colpo del ko. Ma la JuVi è in versione ‘Die Hard’: Musso spara e Medford si accende, in un battibaleno è -10, con il -8 dietro l’angolo. Tortù è ‘in the zone’ e nel giro di tre ribaltamenti ne mette otto in fila per un -2 che ha dell’incredibile. Sul -6 a 60’’ dl termine ancora una volta sembra finita, ma Vincini prima fa 2/2 e poi ruba un pallone che recapita nelle mani del suo play per il nuovo -2 a 30’’ dalla fine. Poi succede di tutto: Musso sbaglia da tre forzando ma Harris spende un madornale fallo a rimbalzo, mandando in lunetta Sabatino. La palla pesa come un macigno e Saba fa 0/2, con Pacher che poi la chiude sul sistematico. C’è da mangiarsi le mani, ma la strada è quella giusta.
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