L'ANALISI
01 Novembre 2023 - 18:32
Marcus Zegarowski
CREMONA - Il 9 settembre Jordan Bone, che doveva essere il playmaker titolare della Vanoli tornata in A, decide di tornare negli Stati Uniti per motivi personali. La squadra, a 20 giorni dalla prima partita di campionato, si trova senza un giocatore fondamentale del quintetto base. Ore frenetiche per Andrea Conti e Demis Cavina e a poco più di una settimana dal nuovo esordio in serie A della Vanoli giunge a Cremona Marcus Zegarowski, guardia di 1.85, 25 anni, alla sua prima esperienza al di fuori degli Stati Uniti.
Dopo cinque partite questo giocatore, nato a South Hamilton, un piccolo paese di 7.000 abitanti nello stato del Massachusetts, è il miglior marcatore della squadra con 17 punti di media, settimo miglior marcatore della Serie A, con il 53% al tiro da due, 60% da tre, secondo in questa classifica in Lba, e 81% nei tiri liberi, il tutto condito da 3,6 assist, il migliore anche in questa voce della Vanoli.
Dire che il basket è stato ed è una parte fondamentale di tutta la famiglia Zegarowski è pleonastico. Il padre Zach e la madre Amanda, che è anche attualmente un’allenatrice, hanno giocato a basket alle scuole medie, la sorella Masey ha fatto parte di una squadra di college ed il gemello di Marcus, Max, dopo aver giocato insieme a lui all’high school, veste la maglia dello Stonehill College e per finire con il fratellastro Michael Carter - Williams, giocatore Nba con diverse squadre.
Terminata la scuola media, Marcus riceve proposte di borse di studio da Ohio State, Minnesota, Washington e Creighton e sceglie quest’ultima. Nei suoi tre anni, costellati da una frattura alla mano e un infortunio al ginocchio, che lo costringe ad una operazione in artroscopia, riceve diversi riconoscimenti, tra cui essere candidato, prima dell’inizio della stagione, a Giocatore dell’Anno della Big East Conference. Chiusa la parentesi universitaria viene scelto dai Brooklyn Nets della Nba al secondo giro e dirottato alla squadra di sviluppo della Nba G League dei Long Island Nets e da qui ad altre squadre di questa lega, i Windy City Bulls, legati ai Detroit Pistons ed agli Austin Toros, formazione collegata ai San Antonio Spurs.
'Ad inizio settembre ricevo una telefonata dal mio agente che mi dice che dovevo decidere rapidamente se accettare una proposta di una squadra italiana. Non mi confronto con nessuno, anche se un mio compagno di squadra Ty-Shon Alexander aveva giocato in due squadre italiane, e decido istintivamente di accettare» racconta il giocatore. «Quando mi chiedono chi ha avuto la maggior influenza nella mia crescita tecnica e carriera come giocatore, senza dubbio soprattutto mio padre, come anche tutta la mia famiglia, ma anche il mio allenatore nei tre anni a Creighton, Greg McDermott'.
Per un grande tiratore da tre punti come lui uno dei suoi idoli non poteva non essere che il top dei tiratori da tre punti della Nba, Stephen Curry dei Golden State Warriors, ed una volta gli piacerebbe giocare un uno contro uno con Kyrie Irving, il playmaker dei Dallas Mavericks. 'Oltre al basket, mi piacciono diversi sport, ma il più grande avvenimento sportivo a cui avrei voluto assistere di persona era l’incontro di boxe tra Alì e Frazier, anche se non ero ancora nato' dice il giocatore.
'Gioco a frisbee e pickleball, sport molto diffuso negli Stati Uniti, ma che mi dicono si giochi anche in Italia, e che si gioca con una pallina perforata, quindi meno veloce e con racchette simili a quelle da ping pong. Al di fuori dal campo sono una persona tranquilla ed a cui piace stare in casa con la mia fidanzata, in attesa di poter andare in spiaggia durante l’estate'.
Non sempre accade, ma talvolta ad una situazione di grande emergenza si trova una soluzione insperata e molto positiva come è accaduto a Conti e Cavina ed alla Vanoli tutta con l’arrivo di questo giocatore.
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