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Canoa: 'Grazie a yoga e meditazione punto all'Olimpiade'

Dal Bianco campione italiano a distanza di dieci anni dalla prima volta, ora sogna Parigi 2024

Carlo Caianiello

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redazioneweb@laprovinciacr.it

28 Settembre 2023 - 17:52

Canoa: 'Grazie a yoga e meditazione punto all'Olimpiade'

Andrea Dal Bianco

CREMONA - All’età di 28 anni, a volte un atleta inizia la sua parabola discendente, altre volte invece raggiunge la piena maturazione e consapevolezza dei propri mezzi. È questo il caso del canoista Andrea Dal Bianco che dopo aver ottenuto tanti buoni risultati nell’arco degli ultimi 10 anni, ha fatto il vero salto di qualità disputando la sua miglior stagione della carriera. Nei giorni scorsi l’atleta cremonese si è laureato campione italiano del K1 1000 metri battendo tutti con una prestazione esaltante.
Settembre 2013.

Andrea Dal Bianco è un giovane campione della Bissolati, già vincitore tre anni prima del campionato italiano nel K2 categoria Ragazzi. Ma imporsi nella categoria Junior è molto complicato, richiede un salto di performance notevole. Andrea non si scompone e nel K1 1000 metri Junior batte tutti e vince il titolo italiano. Settembre 2023.

All’Idroscalo si disputano i campionati italiani e Andrea Dal Bianco trionfa nella stessa gara in cui aveva vinto nel 2013. Le immagini sembrano riprodurre esattamente quanto successo ben 10 anni prima, Dal Bianco vince nettamente partendo da una corsia centrale con alle sue spalle al secondo posto un canoista alla sua sinistra e al terzo uno alla sua destra. Alla fine l’abbraccio con Filippo Ceretti (allenatore Bissolati) come nel lontano 2013. Sembra non sia cambiato nulla, ma quest’anno il successo è di quelli più prestigiosi perché arrivato nella categoria Senior battendo con un ampio margine campioni come Rossi, Schera, Bernocchi e Boscolo.

Ci racconti.
'Alla fine della scorsa stagione ho cambiato molte cose e sono partito per Siviglia dove mi sono preso una canoa e mi sono allenato, ma nel frattempo ho deciso di frequentare un corso di yoga e di meditazione per aiutarmi a conoscere meglio il mio corpo. Sono stati mesi importanti, mi sono sentito mentalmente più libero, ho incontrato e fatto amicizia con atleti provenienti da diverse nazioni, ognuno con la sua cultura, il suo modo di allenarsi e le sue strategie di gara. È stata una piccola rivoluzione'.

Dopo cosa è successo?
'A gennaio sono andato a Sabaudia al centro di allenamento e sono stato seguito da questo gruppo di atleti con cui sono diventato amico. Ad aprile ho fatto delle buone prove alla selettive ma purtroppo per poco non sono bastate a ottenere la convocazione per la Nazionale. Ho chiesto al dt della Nazionale Oreste Perri il permesso di potermi aggregare al raduno della nazionale a Cusiano a mie spese. Il grande Oreste ha accettato e mi ha fatto allenare nel K2 insieme a Giulio Bernocchi'.

Che esperienza è stata?
'In quel periodo sono cresciuto tanto. Nei mesi successivi ho avuto l’opportunità di continuare la preparazione sia alla Bissolati per il K2 e K4 che agli Ottagoni più specificamente per il K1. Le due scuole diverse di fare canoa mi sono servite per migliorarmi ulteriormente. A fine giugno ho poi deciso di concentrare le discese in canoa all’alba e al tramonto, a volte dormendo poco e digiunando. Queste situazioni disagevoli mi hanno aiutato ad affrontare le gare con più tranquillità e consapevolezza. Infine la settimana scorsa all’Idroscalo ho stravinto il mio primo titolo italiano senior nel K1 1000. Grazie a tutto il percorso fatto quest’anno, in partenza ero molto tranquillo e fiducioso. Sono sceso in canoa con la mia nuova pagaia grigia che mi sono personalizzato per renderla più performante. Ho ascoltato per caricarmi le canzoni del mio gruppo preferito, quello dei miei amici cremonesi AriaBuena, e via. Contrariamente a quanto ero abituato in passato ho tirato dal primo metro senza aspettare a forzare nell’ultima parte ed è arrivata una splendida vittoria'.

Il ‘nuovo’ Andrea Dal Bianco è ora pronto a giocarsi il posto nel K1 1000 metri per le Olimpiadi 2024. Se dovesse vincere la gara selettiva che si disputerà ad aprile del prossimo anno il biglietto per Parigi è suo.

'Fino a sei mesi fa non mi sarei mai dichiarato pronto a guadagnarmi la qualifica olimpica. Ora lo posso dire, sono molto consapevole delle mie possibilità. Se nell’ultimo anno sono migliorato molto lo devo a quanto di nuovo ho fatto. Ho dato meno peso al lavoro di fatica e più attenzione al mio benessere fisico. Sono state preziose le nuove esperienze fatte, lo yoga, la meditazione, ma anche l’aiuto di tante persone'.

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