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IL GRANDE MATCH

Boxe: 'Vado a Dublino e torno da campione del mondo'

Esposito pronto alla sfida del 16 contro McKenna. Il sindaco di Bonemerse: 'Orgogliosi di lui'

Lucilla Granata

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redazione@laprovinciacr.it

06 Settembre 2023 - 16:16

Boxe: 'Vado a Belfast e torno da campione del mondo'

Mattia Esposito, il sindaco di Bonemerse Luca Ferrarini, Nicholas Esposito, Riccardo Di Dio ed Enzo Esposito

BONEMERSE - Una comunità intera, quella del piccolo paese di Bonermerse, si stringe attorno al suo campione, il pugile Nicholas Esposito, che tra pochi giorni cercherà di conquistare il titolo mondiale contro Tyron McKenna. E così anche il sindaco del paese Luca Ferrarini, alla conferenza stampa pre partenza, tradisce la grande emozione per l’evento: 'Abbiamo organizzato questo incontro per celebrare un evento di importanza globale. A Bonemerse abbiamo un atleta di caratura mondiale che si giocherà la massima cintura dei welter e la mente va Sugar Ray Leonard, o all’italiano Benvenuti. Grandissimi nomi a cui adesso potrebbe aggiungersi quello di Esposito. Siamo fieri di avere in paese un campione di questo livello e una famiglia che porta il nome di Bonemerse nel mondo'.

Chi invece ha la freddezza e la lucidità del grande campione è proprio Nicholas che è mentalizzatissimo sull’obiettivo e felice dello spostamento di sede dell’incontro da Belfast a Dublino. 'Sicuramente è molto più rilassante combattere a Dublino. Perchè l’avversario è di Belfast e così non gioca in casa, anzi... La preparazione è quasi finita ed è andata molto bene. Il picco è arrivato con il lavoro fatto con Sandro Martin, il vice campione del mondo ci ha dato una grossa mano su tutto. Sabato scorso abbiamo fatto le ultime 10 riprese e adesso l’obiettivo è lo scarico dei liquidi e il raggiungimento del peso. Il 14 si vola a Dublino per il primo face to face con McKenna. Sono mentalmente al top. L’avversario l’ho studiato tanto. Non mi preoccupa la tecnica anche se è molto alto. Il suo punto di forza è il suo ‘cuore’. Quello ci deve preoccupare. Lui non molla per 12 riprese e non ci sono molti che tengono un ritmo così alto'.

Nicholas Esposito nella sua carriera ha vissuto anche un’esperienza professionale negli Usa. L’obiettivo è tornarci? 'Non so se ci tornerò. È una cosa in mano ai miei procuratori. Prima diventiamo campioni del mondo e poi vediamo...'.

Lo dice con sicurezza e al netto della scaramanzia. È una strategia precisa anche quella? 'Bisogna visualizzare la vittoria. Me lo ripeto tutti i giorni tutto il giorno. Ho dato il massimo fin qui. Andiamo là e diventiamo i campioni del mondo. Punto'.
È bello vedere che il suo team è composto da tutta la famiglia. È una cosa comune nella boxe? 'Abbastanza comune sì. All’angolo del ring, ci sono sempre i familiari'.

Papà Enzo sorride. 'Sembra ancora un mezzo sogno. In palestra continuiamo a lavorare per trasformare il sogno in realtà. Sappiamo che là verranno in tanti a vederci e ci sarà grande tifo. È davvero bello. Noi siamo un grande team. Abbiamo un ottimo cutman che si occupa delle mani e delle ferite che ci segue sempre, abbiamo un mental coach, una nutrizionista, uno psicologo. E la famiglia Cherchi, i procuratori che hanno sempre creduto in Nicholas. Infine Riccardo di Dio e Michele Chiodo due sponsor che sono famiglia e ci hanno aiutato tantissimo perché è costoso mettere nelle condizioni un pugile di dedicarsi totalmente alla sua preparazione'.

Chiude il fratello Mattia: 'Questa preparazione l’abbiamo vissuta benissimo. Ci sono tutte le premesse per far bene. Siamo in una bolla e cerchiamo di tenerla fino là. Sono il primo allenatore credo, a fare un mondiale a 24 anni. Dobbiamo vincere, non esiste un piano B'.

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