L'ANALISI
26 Agosto 2023 - 21:35
FotoLive - Filippo Venezia
CREMONA - Un tiro, un gol: la Cremonese perde davanti al suo pubblico contro un Bari che più cinico non si può. I grigiorossi masticano gioco, sì, ma a fatica. E nell'arco dei novanta minuti costruiscono soltanto due occasioni degne di tale nome. Troppo poco per recriminare.
La Cremo parte altissima. Come la testa del Mudo quando dondola, con la palla tra i piedi, attorno all'area di rigore. Ma l'argentino, schierato da falso nueve nel 4-3-3 a trazione laterale, 'balla' da solo in red zone. I grigiorossi provano a scassinare il portone barese tagliando il campo ripetutamente sul doppio asse Quagliata-Buonaiuto e Ghiglione-Zanimacchia. Per mezz'ora nient'altro che conclusioni dalla distanza: Quagliata, Vazquez e Abrego non riescono a inquadrare lo specchio della porta. La prima palla-gol (enorme) capita al minuto 33 sul destro di Buonaiuto, che non sa scartare il regalissimo della retroguardia pugliese: il pallone, colpito con il classico collo interno, curva meno di quanto dovrebbe e sfila a lato del palo. L'ultimo spicchio di frazione è una spremuta grigiorossa nella metà campo ospite. O almeno così sembra. Perché appena prima dell'half time il Bari passa in vantaggio: dopo un disimpegno infelice della Cremo, Sibilli si ritrova in solitaria a centro area e con un rasoiata di prima intenzione trafigge un Sarr dai riflessi un po' appannati.
A inizio ripresa, Ballardini inserisce Ciofani al posto di Collocolo: assetto spregiudicato e piede sull'acceleratore. Al 10' è proprio DC9 a ghermire un pallone al limite per sganciarlo verso la porta di Brenno: il tiro, però, è singhiozzante. La Cremo insiste con i cross dalle fasce, mai pungenti. Al quarto d'ora, altri due cambi: fuori Buonaiuto e Bertolacci, dentro Felix e Castagnetti. Al 20' Casta pesca il taglio di Zanimacchia, che - per un volta - si stacca dalla linea laterale: tocco di destro e palla sull'esterno della rete. Subito dopo il cooling break, Sernicola subentra a Zanimacchia. La Cremo ci prova con le palle alte per Ciofani, che sgomita e sbuffa, ma a Brenno non serve altro che l'ordinaria amministrazione. Pickel in, Ghiglione out. Il possesso palla è un'esclusiva grigiorossa, il Bari esiste solo dalla cintola in giù. E tanto basta per conservare il vantaggio. Vazquez fluttua fantasmatico tra le linee, Felix sgasa a vuoto. Ennesimo traversone: il ghanese colpisce di testa e spedisce alle stelle. Sette minuti di recupero. Palla in mezzo, svetta Pickel: il portiere del Bari compie la prima (e unica) vera parata della sua partita per deviare in angolo. Non succede altro. La classifica della Cremonese recita: un solo punto in due partite.
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