L'ANALISI
20 Luglio 2023 - 18:37
CREMONA - Il colpo di tacco, il tunnel, l’assist, il tiro a giro, l’assist, il dribbling. Se c’è un ruolo che ha sempre fatto innamorare i tifosi è quello del fantasista, del trequartista, del numero 10. Non sempre assimilabili con la stessa figura ma comunque con in comune quella tecnica, quella genialità che possono cambiare le partite da un momento all’altro. La Cremonese ‘recente’ ha avuto qualche giovane fenomeno (da Castrovilli a Gaetano), passando anche da Buonaiuto ma è chiaro che l’arrivo di un fenomeno internazionale come Franco Vazquez vada a stuzzicare la memoria.
L’argentino è da considerare forse un ‘10+’ ma è in ogni caso un giocatore capace di regalare magie. Nella sua carriera ci sono presenze in nazionale argentina e italiana, in bacheca una Europa League con il Siviglia. Ma sono le giocate del Mudo a fare la differenza. Passo caracollante, ma qualità incredibile. Impossibile o quasi sradicargli il pallone dai piedi, uno di quei giocatori capaci di segnare reti clamorose e di far innamorare la gente.
Parliamo di giocatori trasversali, che amano i tifosi e a volte fanno arrabbiare gli allenatori. Guardandosi dietro la Cremonese ha avuto modo di divertirsi parecchio con calciatori di grande talento. Non tutti numeri 10 veri e propri, ma campioni nel far battere il cuore. Probabilmente il calciatore più estroso della storia grigiorossa è stato Alviero Chiorri. Mancino, appoggio alla punta centrale, dotato di una tecnica pazzesca. Quasi 200 gare in maglia grigiorossa e quell’appellativo di ‘Magico’ con cui tutti lo chiamavano a Cremona. Di certo non un corridore ma dai suoi piedi poteva nascere qualsiasi cosa. Ha fatto innamorare generazioni di tifosi, sia a Cremona che a Genova ai tempi della Samp. Come tanti calciatori con queste doti anche quel filo di pazzia che probabilmente gli hanno negato una carriera al top a livello italiano.
Stessa genialità anche per Emiliano Mondonico, capace in una partita di scartare tutti quanti e poi fermarsi sulla riga di porta aspettando l’ultimo difensore per appoggiare la palla dieci centimetri oltre la linea. Il ‘Mondo’ è stato genialità allo stato puro. Così come ‘Mudanda’ Giancarlo Finardi. Specialista nelle punizioni, era uno di quei giocatori che nelle giornate di sole cercavano lo spicchio d’ombra per sprecare meno energie... Talento, gol, giocate. Un piccolo grande fenomeno.
I nonni dicono che Attilio ‘Tilio’ Tassi aveva qualità da fuoriclasse. Uno che sapeva fare gol ma anche ricamare per gli altri. Ha giocato in serie A nella stagione 1989-90 lo svedese Anders Limpar. Classe cristallina, tiro potentissimo. Tutti se lo ricordano per il famoso gol realizzato al Bologna al Dall’Ara. Una classe talmente evidente che l’anno dopo è volato in Premier all’Arsenal. La vera essenza del numero 10 moderno senza dubbio l’abbiamo vista nei piedi di Riccardo Maspero.
Qualità, fantasia ma anche capacità di lavorare per la squadra. Per lui 249 presenze, 35 gol e giocate da campione vero. Sole 16 presenze per Alessio Pirri, unico cremonese del gruppo dei fenomeni. A Cremona sono arrivati a fine carriera, ma hanno regalato momenti altissimi di spettacolo anche Pietro Strada e lo ‘Zidane di provincia’ Lamberto Zauli. Speriamo che anche Vazquez possa entrare di diritto in questa lista di indimenticabili funamboli.
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