L'ANALISI
IL CAPITANO
19 Luglio 2023 - 19:54
Andrea Pecchia con Aldo Vanoli dopo la promozione
CREMONA - «Dopo aver vinto tutto in serie A2 avevo voglia di continuare con questa maglia. È il mio terzo anno alla Vanoli che considero ormai la mia seconda famiglia. È stata una trattativa semplice, tutti volevamo la stessa cosa». Il capitano della Vanoli, Andrea Pecchia, si sta godendo una meritata vacanza in Puglia. La sua conferma è stato un tassello importante per la squadra. Infatti Pecchia non aveva un contratto in essere e di certo le sirene di mercato non sono mancate. Ma il capitano ha voluto rinnovare.
A proposito, sarà ancora capitano?
«Credo di sì, non dovrebbero esserci cambiamenti in questo senso».
Che campionato si aspetta?
«Questa sarà una stagione molto equilibrata. Al di là di Milano e Bologna tutte le altre si giocheranno quasi alla pari ogni gara con Venezia e Tortona e qualche altra leggermente più avanti».
Lei è l’uomo con più esperienza di serie A1 della squadra. Pericoloso avere tanti esordienti?
«Mantenere uno zoccolo duro credo sia stata un’operazione importante. Sarà una nuova esperienza per molti ma deve essere sfruttata nel migliore dei modi. Ci saranno grandi stimoli per tutti. Ci conosciamo, abbiamo le idee chiare».
Sarà complesso passare da una stagione da favoriti a una dove si lotta per la retrocessione?
«Tutti i campionati sono difficili. Noi dobbiamo concentrarci su una gara alla volta. Avere una squadra con tanti esordienti porta dei pro e dei contro. Conoscendo i miei compagni, che ho già sentito in questo periodo, c’è una gran voglia di fare bene dando una bella dimostrazione di forza, sempre con la massima umiltà».
Obiettivo reale della stagione?
«Sappiamo che dovremo lottare e sappiamo anche che per le prime 5-6 posizioni ci sono squadre molto più attrezzate. Noi dovremo essere bravi a sfruttare le gara casalinghe, andando a rubare qualche punto pure in trasferta. Questa serie A ce la siamo meritata e adesso ce la dobbiamo godere con la giusta mentalità. Lo scorso anno è stato meraviglioso, ma quello precedente ci ha condannato alla retrocessione. Ecco, le esperienze fatte allora serviranno a tutti per cercare di non commettere gli stessi errori».
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