L'ANALISI
08 Aprile 2023 - 22:10
CREMONA - Serata amara per la Juvi Ferraroni Cremona, cui stavolta non riesce il guizzo nel finale. Al PalaRadi passa la Chieti dell’ex Spizzichini, cinica nel cavalcare il talento dei propri americani e a non scomporsi al cospetto delle folate juvine. L’avvio di gara era stato piuttosto timido, sbloccato dai sei punti in fila di Jackson e dai canestri dalla media di Douvier. Le mani faticano a scaldarsi, poi Nasello e Reati rompono il ghiaccio dalla lunga: 14-8 Juvi dopo otto minuti e time-out Chieti, che rientra con un Jackson rigenerato, pronto nel firmare il -2.
È poi Allen a griffare il finale di quarto con 5 punti filati, che regalano il +7 del primo intervallo. Nonostante un avvio di secondo periodo ancora povero in percentuali, l’inerzia sembra dalla parte degli oroamaranto: dopo diversi errori arrivano infatti due triple di Reati e ancora di Allen: 25-12 al 13’, massimo vantaggio gigliato e Chieti in palese difficoltà. La Caffè Mokambo viene però svegliata da un nuovo time-out di coach Rajola e in un amen si rifà sotto grazie a un controparziale di 10-2. Fanti da tre respinge la rimonta e nonostante Ancellotti in area faccia paura (tre stoppate all’intervallo), Vincini e Reati firmano il +8 dell’intervallo lungo.
È però una Juvi che, come Penelope, fa e disfa. Dapprima parte fortissimo nel terzo quarto, sulle ali di un Fanti scatenato supportato dal solito Allen, che in coppia portano gli oroamaranto nuovamente sul +13. Poi, complice un arbitraggio poco casalingo (24 liberi tentati dagli ospiti contro i soli 6 della Juvi), i falli cominciano a fioccare e Chieti va spesso in lunetta, tanto da ricucire lo strappo grazie ad un parziale di 15-4, costruito con un incredibile 12/12 ai liberi. La gara è maschia e spigolosa, i contatti si susseguono e un pizzico di nervosismo inizia a serpeggiare tra le fila oroamaranto.
Douvier in avvio di quarto periodo prova a suonare la carica ma Roderick e Ancellotti non ci stanno tenendo la Caffè Mokambo a contatto. Le percentuali rimangono basse, ma Serpilli dall’angolo trova il primo vantaggio ospite al 35’. Nasello da sotto e Allen da 3 danno un punto di vantaggio a 52” dal termine, ma stavolta sale in cattedra Roderick: jumper dai 6 metri con mano in faccia per il vantaggio e, sul ribaltamento di fronte, scippo direttamente dalle mani di Allen, con Serpilli che poi la chiude col sistematico. Occasione persa, ma nulla è compromesso. Ora serve tirare il fiato un paio di giorni e ripartire a testa bassa. Perché è lunga, molto lunga.
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