Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CALCIO DILETTANTI. LA STORIA

Il sogno di Basiru: in fuga dalla guerra, ora calciatore della Luisiana

L’incredibile vicenda di Frank Abdoulaye partito dalla Costa d’Avorio e arrivato a Kiev. Scappato dalle bombe è giunto a Milano senza fissa dimora. Con Emergency l’inserimento e il ritorno in campo

Gabriele Cogni

Email:

redazione@laprovinciacr.it

24 Febbraio 2023 - 08:42

Il sogno di Basiru: in fuga dalla guerra, ora calciatore della Luisiana

Mister Guido Cavagna della Luisiana con Frank Abdoulaye Basiru

PANDINO È alla ricerca della sua prima rete con la maglia nerazzurra della Luisiana. Un gol importante però l’ha già realizzato. Frank Abdoulaye Basiru, attaccante arrivato a Pandino nel mercato di dicembre, ha trovato nel suo legame con il pallone un’energia speciale, che è andata oltre il solo rettangolo verde di gioco e ha segnato un’esperienza di vita. Una forza con radici profonde di coraggio e determinazione che è stata il faro tra sogni, incubi e nuove speranze.

Sin da piccolo, il ragazzo della Costa d’Avorio, classe 2000, ha avuto l’ambizione di diventare calciatore professionista. Una speranza, come per molti coetanei, ma di cui a un certo punto il giovane pareva averne trovato la precisa direzione verso la realizzazione.

Basiru ha lasciato famiglia, amici, il suo Paese e si è trasferito a Kiev per continuare a costruire il proprio sogno. Ciò che aveva le sembianze di una tappa importante nel suo percorso, si è invece improvvisamente trasformato in un periodo molto difficile, di angoscia: poche settimane dopo il suo arrivo in Ucraina, c’è stato lo scoppio della guerra, da cui scappare. Il giovane ivoriano ha avuto modo di raggiungere Milano, quasi due mesi da senzatetto e poi l’incontro con Emergency e l’inserimento.

Lo scorso marzo e successivamente è arrivata la sistemazione in una comunità a Concesa. Dopo la fuga e il periodo difficile tra paure e incertezze, è stato proprio lì, nella frazione di Trezzo sull’Adda, che ha ripreso a battere di nuovo anche il suo desiderio di diventare calciatore. Quella speranza che l’aveva portato a lasciare tutto in cerca di una realizzazione. Il ragazzo è tornato a correre sul rettangolo verde, dare calci al pallone, a segnare gol. Per lui, infatti, si è materializzata l’opportunità di giocare con la Tritium, società di Eccellenza, capolista nel girone B.

Basiru ha visto così concretizzarsi la possibilità di essere nuovamente protagonista su un campo di calcio. Di tornare a credere nel proprio sogno. Con la squadra milanese, l’attaccante ivoriano ha disputato la prima parte della stagione, poi a dicembre è arrivato il passaggio a Pandino, alla Luisiana, per dare un contributo alla formazione guidata dal tecnico Guido Cavagna impegnata nella corsa verso la salvezza.

«Ora il peggio è passato. Ho avuto paura. Con la maglia della Tritium – ha spiegato il giocatore - ho avuto l’opportunità di tornare in campo e di iniziare il mio primo campionato in Italia, con alcune presenze e anche il mio primo gol. Per avere però possibilità di trovare maggiore spazio, mi sono trasferito alla Luisiana».

Nella corsa verso il suo sogno di diventare calciatore, Basiru ha sempre avuto un riferimento preciso: «Il mio giocatore preferito è Didier Drogba». Anche lui ivoriano. Anche lui attaccante.

Il giovane nerazzurro è proprio con i suoi gol, la sua voglia e la sua determinazione che ora vuole aiutare la squadra a risollevarsi in classifica per raggiungere la permanenza in Eccellenza: «Mi sono trovato subito molto bene in questo ambiente e voglio dare il mio contributo per centrare l’obiettivo della società».

Due allenamenti a Pandino, uno ad Arzago d’Adda e infine la domenica in campo per la partita di campionato. Non ci sono però solamente tattica e gol nelle settimane di Basiru, che sta continuando a studiare l’italiano: «Lo sto facendo a Cassano d’Adda: vado a lezione il lunedì e il venerdì».

Oltre all’impiego dell’inglese e del francese, i progressi con la nostra lingua non mancano nel relazionarsi con i compagni di squadra, il mister e i dirigenti nerazzurri. Poi sul rettangolo verde sono l’entusiasmo, il sorriso e l’impegno a guidarlo tra corse, passaggi, dribbling e reti. Per continuare a coltivare il suo sogno: «Non è facile ma sono molto motivato e ce la metterò tutta». Con grinta e coraggio, per affrontare gli ostacoli. In campo, come nella vita.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400