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CALCIO: IL COMPLEANNO

Spente 90 candeline. Emozioni Pergolettese

Dai tornei dei bar fino ad arrivare per la prima volta ai playoff di C con la gestione Fogliazza

Dario Dolci

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18 Novembre 2022 - 09:44

Spente 90 candeline. Emozioni Pergolettese

L’ultimo campionato vinto dalla Pergolettese dopo lo spareggio contro il Modena

CREMA - Oggi il Pergo compie 90 anni. Era infatti il 18 novembre 1932 quando all’osteria del Pergoletto, su iniziativa di Attilio Braguti, Dante D’Adda, Felice Madeo, Edoardo Piantelli, Emilio Rebotti e Attilio Scarpini, coadiuvati dai commissari straordinari Francesco D’Adda e Aldo Bertolotti, venne fondata ufficialmente l’Unione Sportiva Pergolettese. Lo scopo? Partecipare con una squadra amatoriale ai tornei dei bar.

Il primo presidente fu Dafne Bernardi. Dalle sfide cittadine alla Terza serie del calcio professionistico ci sono 10 campionati vinti. Le prime avversarie dei gialloblù furono Bar Commercio, Trattoria Isolabella, Caffè Cremonesi e Bar Centrale. Dalla stagione 1935-36, il Pergo partecipa al campionato di Seconda categoria e poi di Prima, ma la svolta avviene dopo la guerra. Nel 1953-54, la società vince il primo campionato e sale in Promozione. Retrocessa due anni dopo, nel 1962-63 con la ristrutturazione delle categorie ritorna in Prima.

La squadra gialloblù del campionato 1968-69

Il balzo in avanti avviene con la promozione in serie D al termine della trionfale stagione 1966-67 (48 punti, 59 gol fatti e solo 7 subiti) dove affronta per la prima volta la Cremonese. Nel 1975, con la retrocessione del Crema in Prima categoria, la Pergolettese diventa la prima squadra cittadina. In una riunione tenutasi a San Michele, il presidente Arnaldo Rimoldi decide di cambiare la denominazione sociale in Us Pergocrema 1932. Il 30 maggio del 1976, i gialloblù battono il Cantù con un gol di Aldo Algarotti e sono promossi in serie C, per la prima volta tra i professionisti. Dopo due stagioni, con la riforma dei campionati, il Pergo scende in C2, ma dopo solo un anno vince il torneo e sale in C1, salvo poi retrocedere a fine stagione. I nove anni della presidenza di Erasmo Andreini vedono i gialloblù sempre in C2. Dal 1994 al 2000, con l’avvento dei fratelli Bianchi, il Pergo il club vive un periodo difficile e controverso. Il nome cambia in Cremapergo per un goffo e malriuscito tentativo di dare alla città una sola società. Osteggiata dai tifosi, l’operazione si conclude con la squadra retrocessa in Eccellenza, dopo due ripescaggi, e un patrimonio sportivo depauperato.

Il Pergocrema edizione 1975-76 promosso in serie C. Sotto, la formazione vincitrice del campionato 1978-79

La rinascita avviene con l’avvio del Terzo millennio. A restituire la dignità calcistica al Pergo e alla città ci pensa una cordata di imprenditori locali guidati da Massimiliano Aschedamini, che in cinque anni di presidenza vince due campionati e riporta il club tra i professionisti, dopo aver ripristinato il nome Pergocrema. Tornato in C2 col pareggio di Trento del 15 maggio 2005, firmato Gigio Petrone, il Pergo passa nelle mani dell’imprenditore bergamasco Stefano Bergamelli, che tre anni dopo festeggia la promozione in C1 col 3 a 0 sul Pavia al Voltini, firmato da Andreini, Ragnoli e Facchetti. Dopo due stagioni in terza serie, però, a giugno del 2010, in maniera inattesa, Bergamelli manifesta la volontà di lasciare la società, che rischia così di non iscriversi al successivo torneo. La situazione si risolve positivamente in extremis con il passaggio della maggioranza delle quote all’imprenditore romano Manolo Bucci. Il successivo torneo termina sulla falsariga di quello precedente, con il Pergocrema che ottiene la salvezza ai playout, a spese del Monza.

I festeggiamenti allo stadio Voltini per la prima promozione in serie C del 1976

Subito dopo la conquista della salvezza, Bucci annuncia di non poter più amministrare la società. Iscrive comunque la squadra al successivo campionato ma passa la mano al laziale Sergio Briganti, che porta il Pergo al fallimento. A permettere al club di ripartire dalla D col nome Pergolettese (marchio concesso da Mario Macalli) è Cesare Fogliazza, che mette a disposizione il titolo sportivo del Pizzighettone e in dieci anni di gestione porta la squadra nata per giocare nei tornei dei bar a disputare per la prima volta i playoff di serie C. Il convalescente presidente Massimiliano Marinelli commenta così la ricorrenza: «C’è tanta emozione per questo traguardo. Un compleanno molto sentito da città, società e tifosi».

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