CALCIO
19 Dicembre 2021 - 21:07
Foto dal profilo Instagram della Vanoli Basket
BRESCIA - La sensazione è che il treno Vanoli sia arrivato al capolinea. La sconfitta contro Brescia al PalaLeonessa nel derby è qualcosa di difficile da descrivere. Perché perdere ci può stare, ma non così in una partita così. Ed è proprio per questo che la parola capolinea è quella più appropriata. Perché le assenze contano, ma relativamente: la Vanoli vista sul parquet è una squadra senza anima, senza energia, senza l’idea di cosa fare e drammaticamente dal primo minuto. Il 18-5 dopo quattro giri d’orologio è stato il chiaro segnale di una debacle pesantissima contro una buona squadra come Brescia (non Milano) senza Petruccelli ed Eboua causa Covid. È stato un vero e proprio tiro al bersaglio con Cremona seduta al posto dell’orso e pronta a cadere nella vasca d’acqua gelida ogni 40-45 secondi. Non una reazione, non una difesa se non a metà secondo tempo con Brescia già oltre i 30 di vantaggio e senza più voglia di spingere. Coach Galbiati aveva chiesto massima attenzione su Amedeo Della Valle che dopo due minuti era in doppia cifra. In più è mancato l’attacco, la voglia di aggredire il canestro. I biancoblù si sono fatti calpestare senza mai opporre resistenza e per quanto nessuno dei giocatori di Cremona sia di Cremona, quella con Brescia non può essere considerata una gara come le altre. A salvarsi il capitano Poeta, in parte Pecchia e Tinkle e il giovane Gallo che dopo tre partite giocate non si è ancora guadagnato il nome sulla maglia.
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