L'ANALISI
09 Novembre 2021 - 20:47
Marco Carnesecchi con Caleb Okoli (foto Figc)
ROMA - Due anni con la maglia dell’Under 21 sulle spalle, il veterano Marco Carnesecchi è pronto a riprendere il suo posto tra i pali dopo lo stop per infortunio. E lo fa con i gradi di capitano sul braccio, promosso proprio dal tecnico Paolo Nicolato al posto di Tonali, convocato in Nazionale A. Dal giorno dell’esordio con questa maglia, il 6 settembre 2019 a Catania nella gara amichevole giocata e vinta contro la Moldavia 4-0, l’Azzurrino ha raggiunto diversi traguardi passando dalle giovanili dell’Atalanta a titolare fisso nella Cremonese, passando per l’esperienza di Trapani.
Per uno che portiere ci è diventato per caso non è niente male: 'Non vedo l’ora – dichiara Carnesecchi in conferenza stampa - di indossare la fascia di capitano. Sarà un’emozione unica, nuova, indimenticabile e ingestibile. Sono nel giro azzurro dall’Under 17, sono stato anche nella 19 e nell’Under 20'.
Ritrova un’Italia tutta nuova, seconda in classifica nel gruppo delle qualificazioni europee ad un solo punto di distanza dalla capolista Svezia. E venerdì scenderà in campo al ‘Tallaght Stadium’ di Dublino (diretta Rai2, ore 18.30) nella quinta gara contro la Repubblica d’Irlanda.
'È un tassello molto importante per la nostra crescita, per mettere un punto e ripartire più forti. Sarà una gara bella da giocare, stiamo bene e abbiamo entusiasmo: speriamo di conquistare i tre punti prima di un altro test probante contro una buona squadra come la Romania. Mi dispiace che non ci sia Tonali, averlo o no fa la differenza, ci dà equilibrio, fisicità e qualità in mezzo al campo, ma siamo comunque bene attrezzati per sostituirlo al meglio e pronti a giocarcela anche senza un giocatore importante come Sandro'.
Per giocare il più possibile Carnesecchi è rimasto in B con la Cremonese.
'Stiamo andando bene, creando qualcosa di importante: ho scelto quella piazza anche sotto l’aspetto personale, per dare una continuità di percorso dall’anno scorso'.
Nell’Under sono passati portieri diventati poi titolari nella massima serie.
'Ci sono nomi molto importanti prima di me, come Meret e Audero, questo mi dà ancora più forza e coraggio, mi aiuta ad allenarmi sempre di più e meglio per arrivare al loro livello'.
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