L'ANALISI
20 Ottobre 2020 - 19:32
CASALMAGGIORE (20 ottobre 2020) - Il più paradossale tra gli scenari possibili è stato scongiurato: niente attività a singhiozzo o veti sulle partite casalinghe. La Casalese potrà regolarmente continuare i propri campionati nei tornei regionali organizzati dell’Emilia Romagna con la prima squadra (in Prima categoria) e con la Juniores, al netto delle restrizioni previste in Lombardia. La rassicurazione è arrivata al club di Casalmaggiore direttamente dal Pirellone, dai vertici della Regione: essendo affiliati al Comitato Regionale Lnd di Bologna, i biancocelesti afferiscono alle norme previste in Emilia Romagna che consentono la prosecuzione dei campionati regionali. Quindi senza limitazioni allo svolgimento di gare o allenamenti anche sui campi casalinghi della Baslenga, Casalmaggiore, geograficamente in Lombardia ma appartenente all’Emilia in termini di giurisdizione sportiva.
Come conferma Damiano Tizzi, presidente della Casalese Academy (il settore giovanile del club), la formazione di Prima allenata da mister Pelizzoni e l’U19 non saranno quindi soggette a nessun assurdo divieto territoriale. Si scioglie così un nodo che rischiava di generare una situazione, con la Casalese in ostaggio in ostaggio delle incongruenze tra Dpcm e ordinanza regionale lombarda essendo a cavallo delle due regioni: «Fin dall’uscita dal nuovo Dpcm ci siamo attivati per chiarire la nostra posizione sul confine, perché in effetti la situazione era abbastanza complessa da interpretare» spiega Tizzi. «E grazie alla mediazione del sindaco Bongiovanni, il via libera è arrivato dal sottosegretario di gabinetto della Regione Lombardia. Potremo subito riprendere l’attività, allenandoci e giocando anche a Casalmaggiore, con la Prima categoria e con la squadra Juniores regionale, mentre il resto dell’attività provinciale e di base, dall’Under 17 a scendere, sarà sospesa come previsto dal decreto governativo. Anche da Milano ci è stato confermato che nel nostro caso particolare, pur essendo territorialmente in Lombardia, rispondiamo alla governance dell’Emilia Romagna sul piano sportivo e federale. Non sarà quindi necessario chiedere inversione dei campi, potremo giocare sia in casa che in trasferta come previsto dal calendario».
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