L'ANALISI
25 Giugno 2020 - 09:00
Nanni Persico
di Giorgio Barbieri
CREMONA (25 giugno 2020) - «Sono sempre dell’avviso che è meglio una Cremonese forte di 11 diciottenni in serie D che trovarcela in B indebitata per centinaia di milioni e con giocatori di realizzo». Così scriveva su ‘Cremona Sport’ nel 1969 Nanni Persico riferendosi alla campagna acquisti della società grigiorossa. Allora Domenico Luzzara era ancora commissario straordinario della società grigiorossa e non ancora presidente. Lo diventerà proprio all’inizio di quella stagione. Ma le parole di Giovanni Persico (da sempre Nanni per gli amici) suonano come straordinariamente attuali.
Giovanni Persico, un grande personaggio nel mondo del calcio ed uno straordinario imprenditore (Persico Stampa, famosa per i calendari, le cartoline e gli album di fotografie dei giocatori), ci ha lasciato. Avrebbe compiuto 91 anni il 12 agosto. Lascia la moglie Carla (con la quale era sposato da 65 anni), i figli Paolo, Enrico e Nicola. Era nato nel 1929 nel rione di Piazza Castello a Cremona, dove ha trascorso tutta l’adolescenza giocando a calcio per strada insieme agli amici con i quali aveva formato la compagnia ‘I regas de San Bassan’. Il calcio, la sua grande passione (oltre alle due ruote visto che ha partecipato alla Mille Miglia della Lambretta). Passione che lo porterà a vestire la maglia della Cremonese (un sogno che si avverava) nel 1948. Prima le giovanili e nel campionato 1951-52 (serie C) l’esordio in prima squadra il 23 settembre 1951 nel derby con il Piacenza (perso 2-0). Persico in quel campionato giocò 21 partite e mise a segno cinque reti. La prima a Mestre il 2 dicembre 1951, 1-1 con la Mestrina. In mezzo anche un’esperienza in Sicilia nel 1950 con la maglietta dell’Akragas.
Nel 1954 appende le scarpe al chiodo ma la passione per il calcio è ancora tanta. Studia per diventare allenatore ed una volta acquisito il patentino siede in panchina in diverse squadre della provincia. Nel 1965-66 la Cremonese di ‘Doro’ Zanini va male, è sempre più sul fondo della classifica. La società esonera Zanini e chiama Nanni Persico alla guida della squadra. Persico ha un suo metodo particolare di allenare, punta sui giovani e lavora sulla testa dei giocatori. In questo modo riesce ad evitare il trauma della retrocessione portandola in salvo per soli due punti. In Quarta Serie vanno Trevigliese, Parma e Ivrea. Retrocessione rinviata di un solo anno, perchè nel campionato successivo i grigiorossi guidati da Danilo Ravani sprofondano di nuovo in classifica. Persico viene ancora chiamato a dare una mano ma stavolta il miracolo non riuscirà.
Nei primi anni Settanta Zanini si dedica alla azienda grafica ma non abbandona del tutto il calcio. Sarà sponsor, presidente e allenatore della grande Grumellese, la squadra del paese dove sorgeva la mitica Persicostampa.
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