L'ANALISI
22 Febbraio 2020 - 10:12
Matteo Bianchetti, Nicola Ravaglia e Antonio Piccolo festeggiano la vittoria di domenica scorsa
CREMONA (22 febbraio 2020) - La ritrovata capacità di fare gol è forse l’aspetto che più di ogni altro in questo momento incoraggia la Cremonese nella lenta risalita verso una posizione di classifica più tranquilla. I risultati non sono ancora a livelli accettabili, ma qualcosa la Cremonese sta provando a fare.
Rastelli in allenamento ha abbozzato soluzioni nuove, le prove tattiche della fase offensiva svolte in settimana sono animate da nuovi modi di attaccare l’area che poi in campo risultano efficaci. Due gol contro uno Spezia formato super, tre contro il Pisa, cinque al Trapani. Hanno segnato Claiton, Deli, Palombi, Gaetano, Piccolo, Parigini, Migliore: difensori, centrocampisti e attaccanti ora corrono molto più in avanti, si sovrappongono, entrano in area.
La Cremonese ultimamente non si ritrova più ad inseguire ma a gestire il vantaggio. In molti casi ha faticato ad amministrarlo, ha sofferto tremendamente sulle palle inattive, di testa ha preso troppi gol, ma dopo la scossa col Trapani, ad Ascoli l’equilibrio dovrà essere un punto fermo per non capitolare. Saper soffrire dietro senza rinunciare ad attaccare, tenere la squadra alta senza concedere troppe ripartenze.
Per firmare l’impresa di centrare due vittorie consecutive, mai riuscita quest’anno, Rastelli si affiderà al classico modulo. Tre difensori dietro e cinque uomini in linea a metà campo. Confermerà quindi l’impianto visto contro il Trapani, a grandi linee dovrebbe anche affidarsi agli stessi interpreti ma Arini è rimasto fermo per l’influenza.
Potremmo quindi osservare al ‘Del Duca’ la stessa linea mediana di domenica scorsa anche se ha caratteristiche diverse dal solito.
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