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IL REPORTAGE

«Io e mio figlio in viaggio insieme fino a casa di CR7»

Ventuno giorni, quattro voli, cinque bus e quattro catamarani per scoprire dov’è nato e ha tirato i primi calci Cristiano Ronaldo

Ambra Craighero

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redazione@laprovinciacr.it

19 Febbraio 2020 - 08:25

«Io e mio figlio in viaggio insieme fino a casa di CR7»

Ambra Craighero, mamma, startupper e fondatrice della piattaforma Old Cinema, è partita per Funchal insieme al figlio Lucas Gusmão di 6 anni per andare alle radici del mito di Cristiano Ronaldo. La loro storia è piaciuta così tanto che alcune aziende ora la propongono a scopi formativi e che l’agenzia Slow Travel Portugal ha proposto mamma e figlio come ambasciatori per le academy italiane. Obiettivo: far rivivere le emozioni di un viaggio capace di dimostrare che le passioni dei bambini possono e devono essere alimentate da genitori che per mille ragioni non sognano più, avvolti da una nebbia che si chiama mancanza di coraggio.

Nella vita di tutti i giorni salvo le vecchie sale cinematografiche dall’oblio. Con varie città, amministrazioni, privati, enti, diavoli e santi, provo a immaginare come ogni comunità possa salvarsi con la storia, la memoria e l’innovazione per provare a coniugare il sapere con il business. Cremona per me è un luogo sacro. Ho sempre fatto lunghi viaggi solitari per andare al cinema, in quelle sale di provincia in cui il cuore lo senti pulsare come l’ex Cinema Tognazzi, che mi ha spinto innumerevoli volte a partire da Monza per arrivare a Cremona con la nebbia a guinzaglio. Sono relativamente giovane per dirvi che quella nebbia fitta non c’è più, di sicuro restano i rimpianti per quel cinema che è più di un cinema, perché Ugo Tognazzi non era solo un attore, ma è uno che farebbe arrivare Martin Scorsese di corsa, o qualche filantropo americano per farci più di un ragionamento. Perché se c’è una cosa che so fare bene, è facilitare e costruire dei tavoli di lavoro in cui i protagonisti valgono un mix tra la Grande Abbuffata e l’Ultima Cena. Bisogna accendere la scintilla della provincia che di solito è ricca, dormiente e conservatrice.

In questo articolo che scrivo con il cuore a forma di pallone, in realtà, non sono il mio lavoro, ma una mamma sherpa che ha accompagnato un figlio italo brasiliano, di nome Lucas Gusmão, a cercare le origini di Cristiano Ronaldo, un bambino con molti ricci, scalzo, che correva per i vicoli polverosi di Quinta do Falcão, uno dei quartieri più poveri della principale città dell’isola di Madeira. Come vedete, serve poco per immaginare che un sogno possa diventare realtà.

Ventuno giorni, quattro voli, cinque bus e quattro catamarani sono la sintesi perfetta per riassumere il viaggio più bello della mia vita con mio figlio Lucas Gusmão di quasi sette anni (li compirà il 7 di febbraio 2020). L’idea è venuta a Lucas, lo scorso aprile, mentre stava sillabando e imparando a leggere e scrivere.

L'ARTICOLO INTEGRALE SU LA PROVINCIA DI CREMONA DEL 19 FEBBRAIO 2020

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