L'ANALISI
03 Febbraio 2020 - 19:34
CREMONA (3 febbraio 2020) - Qualche protesta di troppo da parte dei genitori, forse una risposta piccata dell’arbitro ed ecco che la discussione si anima e la partita viene sospesa, dall’arbitro stesso. Questo, in estrema sintesi, quello che è capitato al Cambonino durante il match di Under 13 femminile tra le padrone di casa dell’Esperia, quinte in classifica ad 11 punti e le ospiti del Corona, prime a quota 21 con 7 vittorie ed una sola sconfitta.
Una stracittadina chiusa così, in modo brusco e al netto di qualche lamentela di troppo, magari dall’una e dall’altra parte che, ancora una volta, ha visto protagonisti in negativo gli adulti, incapaci prima di trattenersi e poi di chiarire la situazione tra le quattro mura della palestra evitando magari di enfatizzare un diverbio che poteva essere risolto senza ulteriori polemiche.
A dirigere l’incontro, come sempre capita in queste categorie, c’è un arbitro associato, ovvero un dirigente della squadra di casa, situazione che non di rado basta per accendere gli animi ancor prima di constatarne l’operato. La nota positiva è arrivata proprio dalle ragazze che a seguito dell’episodio hanno deciso, grazie all’intercessione di altri genitori presenti, di chiudere la domenica mattina con una bella amichevole che, in parte, ha messo tutti d’accordo.
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