L'ANALISI
CALCIO DILETTANTI
20 Ottobre 2018 - 08:00
Dieci turni di stop a Sani Berisa (Iuvenes Capergnanica) per ‘aver proferito frase offensiva e discriminatoria, per motivo del colore della pelle nei confronti di un calciatore avversario’. Stangata del giudice sportivo al centrocampista 19enne albanese che gioca il Terza categoria. L'episodio è avvenuto nel corso dell'ultima gara contro il San Carlo con il Capergnanica in svantaggio per 3-0 e a 10 minuti dalla fine. L’ex mister e ora dirigente della Iuvenes Francesco Venturi commenta ed approfondisce l’episodio. «Il ragazzo sostiene di non aver pronunciato frasi razziste. C’è stato uno scontro di gioco vicino alla nostra panchina, ne è nato un battibecco tra Berisa e Camara. E un terzo giocatore, Mejjad, ha riferito all’arbitro la presunta frase razzista, pronunciata in albanese. La panchina Capergnanica dice di non aver sentito tale insulto. Quindi vogliamo capire: se effettivamente è stato pronunciato un qualcosa a sfondo razziale allora la società prenderà provvedimenti con il giocatore. Ma se così non fosse faremo ricorso per le dieci gare di squalifica». Le scuse sono arrivate subito a fine gara. «Non siamo razzisti e non vogliamo passare per tali: basti pensare che su 22 giocatori della rosa ben 16 non hanno origini italiane».
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