L'ANALISI
CREMONESE. LA TESTIMONIANZA
28 Agosto 2018 - 20:22
CREMONA - Enrico Nicolini, classe 1955, vice allenatore della Cremonese e storico collaboratore di Andrea Mandorlini, è nato e vive a Genova. Ha giocato a lungo in serie A, in diverse squadre compresa la Sampdoria. Sabato ha vissuto con particolare emozione il minuto di silenzio prima della partita allo Zini e lo striscione in curva sud dei tifosi, dedicato alle vittime e alla tragedia che ha colpito la città ligure. E alla sua Genova, Nicolini dedica un saluto speciale. «Immaginavo che i tifosi facessero qualcosa e mi ha fatto molto piacere. Genova vive un dramma fuori da ogni logica e da ogni aspettativa, inimmaginabile».
Quel ponte è da sempre molto noto a Nicolini. «Non c’è genovese che non abbia percorso quel ponte migliaia di volte, per chi vive a Genova quel tratto di autostrada è come una tangenziale. Il 14 agosto ero a Genova, è stato terribile apprendere una notizia del genere. Prima di tutto ho sentito i miei familiari, penso sia normale. Poi, ho cominciato a vedere le prime immagini. Ciascuno di noi ha adottato una delle vittime e tutti ci sentiamo coinvolti».
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