L'ANALISI
25 Luglio 2018 - 07:51
MONTICHIARI (Brescia) - Immaginate la Nazionale di calcio costretta a preparare un Europeo con allenamenti in affitto su campi di fortuna per la chiusura improvvisa del centro di Coverciano. Con le dovute proporzioni, è quello che sta accadendo ad un’altra Nazionale, di questi tempi anche più titolata. Quella del ciclismo su pista, che annovera tra i propri pilastri le cremonesi Elena Bissolati, Marta Cavalli e Miriam Vece e il ct cremasco della selezione maschile Marco Villa.
Da lunedì 16 luglio il velodromo ‘Fassa Bortolo’ di Montichiari è sotto sequestro su disposizione della Procura di Brescia per mancato rinnovamento dell’impianto anti-incendio. A pochi giorni dagli Europei di Glasgow (al via giovedì 2 agosto), Elena, Miriam e Marta si sono così trovate senza la base per le loro sedute di allenamento, la sede designata del ritiro azzurro in programma da lunedì. Per vari giorni Miriam non ha potuto addirittura disporre del proprio strumento di lavoro, la bici da pista. Tutto il materiale tecnico della Nazionale (36 bici, oltre 100 ruote, lettini per i massaggi, rapporti, integratori) era sigillato nell’impianto sotto sequestro, e solo sulla richiesta di un legale della Federciclo i Carabinieri hanno aperto al ct Dino Salvoldi le porte del magazzino.
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