L'ANALISI
18 Luglio 2018 - 14:32
CASALMAGGIORE - La prima medaglia d’oro cremonese alle Olimpiadi è legata al suo nome: 30 anni fa, a Seul, Gianluca Farina saliva sul gradino più alto del podio grazie al trionfo nel canottaggio, specialità 4 di coppia. Aveva 26 anni e mandò in visibilio Casalmaggiore e tutto il casalasco (aprendo la strada anche a Simone Raineri). In questi 30 anni, Farina ha fatto tante cose, compreso la conquista di un’altra medaglia olimpica ma stavolta di bronzo a Barcellona ’92 (non senza rimpianti), poi 6 anni da tecnico federale fino a Londra 2012, per tornare infine a casa ad insegnare canottaggio ai ragazzi all’Eridanea. Che, in realtà, mai ha lasciato.
«Avevo voglia di fare qualcosa di mio, occuparmi dei giovani, farli crescere, gestirli. Così sono tornato all’Eridanea. Se c’è una cosa che mi dà fastidio è proprio il pregiudizio sulle generazioni di oggi. Si parla di loro solo in modo negativo. Io li vedo impegnarsi e molto, anche a scuola. Dobbiamo essere noi adulti a stimolarli, è questo il problema».
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