L'ANALISI
10 Febbraio 2018 - 18:03
CREMONA - Come definireste una squadra che perde con l'ultima in classifica e batte la seconda in graduatoria e campionessa d'Italia in carica? Pazza, a dir poco. C'è di bello che la follia consente questi paradossi apparenti che fanno di Filottrano una corazzata e di Novara una squadra mediocre al cospetto di questa altalenante Pomì. Di certo il match vinto - 3-1 (25-23; 30-28; 15-25; 25-22) - dalle ragazze di Lucchi al PalaRadi contro l'Igor, oltre a valere tre punti dal peso specifico inestimabile per la corsa all'ottavo posto, è il migliore della Pomì di quest'anno. Aggressiva, precisa lucida e coraggiosa la Pomì ha condotto spesso il ritmo del match grazie ad una Lo Bianco straordinaria ed è riuscita con la forza di volontà che spesso le è mancata ad uscire dai momenti nevralgici che sembravano voltarle le spalle. Il campionato prende una pausa (final four di coppa Italia nel prossimo week end a Bologna) ma le rosa torneranno in campo giovedì prossimo (22 febbraio) a Schwerin per l'andata dei quarti di Coppa Cev.
Formazioni in campo con alcune variazioni sensibili. Coach Lucchi accorda fiducia a Grothues in sestetto a danno di Starcevice mentre Barbolini risparmia Piccinini e manda in campo Enright confermando per il resto la formazione tipo.
1 SET - L'avvio di Casalmaggiore è di quelli che promettono bene con Drerws efficacissima in attacco (3 vincenti, 2 per Guiggi) e la battuta decisamente aggressiva a colpire Enright producendo l'8-4 del time out Barbolini. Le rosa non sfruttano un paio di contrattacchi buoni e faticano a leggere Skourpa quando la polacca ha palla in mano ed in un amen l'Igor passa dall'11-7 all'11-11 del time out Lucchi. Il set si incanala su un botta e risposta estenuante con Lucchi e Barbolini che provano a forzare il break decisivo inserendo Napodano per Martinez e Piccinini per Enright in seconda linea. Le rosa mettono il naso avanti sul 19-18 ma l'ace di Plak ribalta il risultato per il 19-20 e quando le rosa avrebbero la palla del nuovo sorpasso l'arbitro Spinnicchia vive il proprio momento di gloria fischiando un doppio ridicolo a Lo Bianco. Stevanovic riporta la giustizia in campo con i due muri capitali che mandano le rosa sull'1-0 sul 25-23.
COMMENTO - approccio ed atteggiamento consoni alla sfida per la Pomì che trova subito in Enright l'anello debole della catena di ricezione piemontese. La portoricana paga dividendi altissimi nella prima fase del set subendo ogni servizio e patendo anche in attacco. Lo Bianco distribuisce benissimo accelerando la palla con Drews (7 punti con il 50%) ed affidandosi, come sempre, alla prova magistrale dei centrali (80% Stevanovic, 71% Guiggi). Novara piazza un break mortifero (da 11-7 a 13-14) partendo dalla battuta enigmatica si Skorupa e, soprattutto, dalla capacità della polacca di nascondere le proprie uscite d'attacco che più volte costringe i centrali rosa a saltare a morte sui centrali avversari aprendo il campo. Finale karmico con il fischio ridicolo di Spinnicchia su Lo Bianco (arbitro che poi grazia un doppio ben più evidente di Martinez) e Stevanovic che mette tutto a posto con i due muri risolutivi.
2 set - la Pomì vuole divorarsi il secondo set ma il 4-2 le va di traverso con due ingenuità imperdonabili che rimettono in carreggiata Novara già sul 5-5. La Pomì ha sempre il demerito di farsi male con le proprie mani: Martinez e Drews incappano in due errori da segno blu mandando avanti immeritatamente Novara sul 7-9 prima che Stevanovic e la domenicana rimedino per l'11-10. Piccinini rileva definitivamente Enright ma due decisioni dubbie stavolta concesse alla Pomì mandano le rosa avanti sul 19-17 prima degli errori di Grothues per il 19-19. Le rosa si guadagnano due set point (24-22) ma Novara li annulla con lo stillicidio dei vantaggi che nega a Casalmaggiore altre tre palle set prima che sia Novara a mettere paura al PalaRadi con una super Egonu per il 27-28. Drews non trema, aggancia e poi piazza l'ace decisivo per il 30-28 del 2-0.
COMMENTO - La Pomì prosegue sull'onda lunga del set precedente costringendo Barbolini a togliere Enright e perseverando nell'uso dei centrali (100% sia Guiggi che Stevanovic grazie anche ad una Lo Bianco magistrale (51% l'attacco rosa nel set). Novara sposta avanti la formazione di due posizioni trovando accoppiamenti migliori a muro per Eognu ma in realtà se la Pomì non riesce a chiudere in anticipo il parziale è più per demeriti propri che per meriti altrui (4 errori in attacco, 2 in ricezione, senza contare le imprecisioni e le incertezze che hanno consentito a Novara di non perdere la scia). Diversa dal solito la gestione del finale perchè Casalmaggiore ci ha messo coraggio e lucidità per non perdersi d'animo dopo i tanti agganci (e sorpasso) delle ospiti.
3 set - Casalmaggiore sembra patire gli sforzi del set precedente e dopo un avvio equilibrato perde le tracce delle ospiti. Il cambio palla arranca frenato da una ricezione decisamente ballerina e Novara ne approfitta passando dal 9-11 al 9-14 con Rondon in campo per Lo Bianco. Starcevic rileva Grothues quando Novara è già ad un passo dal 2-1 (10-17) ma quantomeno la Pomì prova a non uscire completamente dal match mettendoci difese e attacchi di pregio nonostante lo svantaggio. Certo i presupposti per il rientro non si creano mai e dopo il time out Barbolini (15-21) Novara fila dritta verso quota 25 chiudendo agilmente.
COMMENTO - l'impressione è che Casalmaggiore si sia seduta sugli allori di un 2-0 meritato ma forse inatteso. Novara ha sfruttato a dovere il vistoso calo della Pomì, in cambio palla con l'attacco rosa bloccato su un rivedibile 24%. La corsa al contrattacco fa il gioco delle piemontesi che in battuta vantano due battitori al salto temibili e su palla alta hanno in Egonu uno dei migliori attaccanti nella specialità mentre la Pomì non riesce ad uscire dalle mani del muro ospite (4 vincenti) concedendo anche 4 errori per spianare la strada alle avversarie.
4 set - le rosa provano a scongiurare il totale ribaltamento d'inerzia con 4 muri vincenti che aprono il set prima del bagher vincente di Stevanovic che costringe Barbolini a togliere Gibbemeyer per Bonifacio. Novara rientra subito con Spinnicchia e Prati che perseverano nella serata disastrosa sino al rosso del 9-7. Casalmaggiore è brava a non perdere la testa mettendoci il muro ed il cambio palla per tenersi avanti (13-9) ma Novara punisce ogni imperfezione e riduce il gap (14-12). Barbolini prova a dare peso all'attacco con Enright per Piccinini in prima linea mentre Lucchi ripropone Napodano per Martinez in seconda ma la portoricana regala due errori che tengono avanti le rosa (18-15). Le rosa non mollano un colpo sino al 23-19 del time out Barbolini ma concedono a Novara il rientro sino al 23-22. Un errore di Piccinini ed il muro di Stevanovic su Egonu chiudono i giochi.
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