L'ANALISI
12 Novembre 2017 - 12:16
CREMONA - Una Cremonese coriacea e mai doma non è riuscita a rimontare lo svantaggio maturato nella ripresa contro il Palermo che, dopo 79 anni, torna a vincere allo Zini. Con questi tre punti i rosanero di mister Tedino sono soli in testa alla classifica della serie B. I grigiorossi erano passati in vantaggio nel primo tempo con un gol di Dos Santos, ma il pareggio dei siciliani era arrivato solo dopo due minuti con Rispoli. Nella ripresa una disattenzione difensiva della Cremonese ha favorito il gol del 2 a 1 di Chochev che, alla fine, è risultato decisivo. Inutile, anche se encomiabile, l'ultima mezz'ora di partita della Cremonese che ha fatto di tutto per agguantare il pareggio. Continua pressione nel centrocampo avversario con almeno tre grandi occasioni da gol e un palo clamoroso di Almici. Incredibile, poi, la svista arbitrale ha penalizzato i grigiorossi: l'arbitro Abbattista non ha visto un goffo fallo di mano in area di rigore di Struna che ha fatto sì che il pallone non arrivasse nel controllo di Croce. Inutili le reiterate proteste dei grigiorossi. Nel dopo partita furibondo il mister della Cremonese Attilio Tesser che ha polemizzato contro l'arbitraggio, "poco rispettoso dei miei giocatori, della società e della città".
LA PARTITA
di Felice Staboli
CREMONA - La prima notizia è che tutti i settori dello stadio sono praticamente esauriti (restano 96 posti in tribuna), tranne la curva nord riservata agli ospiti dove sono stati venduti fino a ieri sera 861 biglietti (ne restano ancora molti, ma i tifosi del Palermo presumibilmente saranno di più, ovvio). La seconda è arrivata direttamente dalle parole di mister Tesser, alla vigilia: «Paulinho non sta ancora bene e non è neanche convocato». Meglio non rischiarlo, onde evitare il rischio di pubalgia che lo terrebbe lontano dai campi a lungo.
La terza, ma non è una vera notizia per la verità, è che la Cremonese affronta il Palermo senza paura. I siciliani, guidati dal bomber Nestorovski, arrivano a Cremona come una delle squadre più accreditate — se non la più accredita in assoluto — alla promozione diretta in serie A. Ebbene, hanno un solo punto in più della Cremonese che fino ad oggi ha preso qualche gol in più di loro, ma ne ha anche segnati di più. E poi, Tesser a parte Paulinho (e Salviato) avrà tutti a disposizione, compreso Castrovilli, appena rientrato dalla nazionale. «Sappiamo che andiamo ad affrontare una squadra molto forte — ha detto ieri mister Tesser (che allenava la Primavera del Venezia ai tempi di Zamparini) — dovremo essere bravi a evitare errori o a ridurli al minimo. Servirà una Cremonese cattiva al punto giusto». Sì, ha detto proprio cattiva, perché se da un lato il mister deve continuare a ripetere che questa Cremonese deve puntare prima di tutto alla salvezza, dall’altro sa anche che dopo quel che ha combinato a Foggia è durissima tenere l’entusiasmo dell’ambiente sotto controllo. «Giocheremo davanti ai nostri tifosi che sono sempre stati eccezionali. L’assenza di Paulinho pesa, ma so di poter contare su un gruppo importante, che continua a crescere».
E a proposito di formazione il mister si è riservato un piccolissimo dubbio rispetto a quello che sembra l’undici iniziale, con Ujkani tra i pali e la difesa titolarissima che si avvale del rientro di Claiton, con l’ottimo Garcia Tena che torna in panchina. Anche nei tre di centrocampo non dovrebbero esserci problemi, con Pesce in cabina di regia, al suo fianco Arini e Croce (ottimo rientro a Foggia), con Cavion pronto ad una eventuale chiamata. Piccolo — magistrale la sua punizione in Puglia — sulla trequarti avrà un compito delicato, ovvero quello di creare superiorità numerica a metà campo e in attacco, sdoppiandosi per fatica e corsa e, magari, anche per qualità. In avanti, Brighenti e Mokulu, a giocare di sponda e a sfondare se potranno. «Chiedo sempre a tutti la massima concentrazione — ha ribadito il mister — il Palermo può contare su una rosa importante, praticamente è come se avesse due formazioni, entrambe molto forti. Il Palermo è stato bravo ad a adattarsi al campionato di Serie B, da parte nostra ci sarà massimo rispetto, noi dobbiamo fare una partita di altissimo livello. Dobbiamo correre il doppio di loro. Ripeto, servirà una ‘cattiveria’ — sportiva, si intende — fuori dal comune». Lo Zini non aspetta altro. E cosa succederebbe se la Cremonese vincesse? Meglio non dirlo, basta guardare la classifica.
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