L'ANALISI
04 Novembre 2017 - 08:42
Ana Starcevic della Pomì in azione
CREMONA - Poco più di venti minuti di buona Pomì, altri 20 minuti di una Pomì decente ed il resto una Pomì impresentabile, ad oggi, al cospetto di quasi tutte le formazioni della serie A1. Con queste premesse il 3-1 (19-25; 25-20; 21-25; 13-25) patito da Monza va persino largo a Casalmaggiore che ha fatto vedere qualcosa di buono nei finali di secondo e terzo set, non ha demeritato per buona parte del primo ma, per il resto, ha davvero destato pessime sensazioni. Ripetersi che non serve preoccuparsi ora è un buon mantra ma se non arrivano passi avanti anche i più ottimisti potrebbero iniziare a pensare male.
LA PARTITA - La prima notizia di serata è il forfait di Martina Guiggi, colta da una reazione ad una iniezione ed indisponibile (nemmeno al PalaRadi), mentre a farle eco è l'indisponibilità di Martinez per il match di domenica prossima (contro Pesaro alle 17 al PalaRadi) per partecipare ad impegni con la nazionale dominicana. Pedullà scioglie i dubbi confermando Havelkova in sestetto e accomodando Candi in panchina per Devetag mentre Abbondanza non varia il sestetto visto in campo al PalaNorda sostituendo Guiggi con Zambelli.
1 SET - Casalmaggiore fatica a trovar precisione nei palloni di contrattacco in avvio e sono un paio di errori-punto di Monza a tenere la Pomì avanti mentre Hancock, con palla in testa, comincia a ubriacare il muro Pomì, mai efficace, specie su Devetag (3 punti immediati. Gli errori dai nove metri contraddistinguono l'avvio con Rondon brava a rimediare le imperfezioni della seconda linea rosa mentre Monza non patisce i battitori al salto rosa e passa costantemente in cambio palla. Pavan fatica moltissimo in attacco ma tra una battuta di Martinez, un tocco di seconda di Rondon e qualche imprecisione ospite la Pomì non perde contatto e resta in scia sul 14-14. Due passaggi a vuoto rosa e le prime ricostruzioni efficaci delle brianzole obbligano Abbondanza al time out sul 14-16. Il primo scricchiolio conduce al cambio Rondon-Cyr sul 15-18 ma il muro vincente di Pavan riduce il gap sul 18-19 e obbliga Pedullà a mettere le mani a T. Al rientro la Pomì mette in campo tutti i propri difetti condensando pessime difese, imprecisioni e scarsa convinzione per propiziare l'allungo definitivo della Saugella sino al 19-25 dell'1-0 ospite.
2 SET - Martinez prova a suonare la carica al rientro con Pavan che pare aver scaldato il braccio e le fa eco trascinando la Pomì all'aggancio sull'8-8. La Pomì si sbuccia le ginocchia e sembra spendere molto per non perdere la scia di Monza ma non dà mai l'impressione di poter prendere il comando delle operazioni. Troppo imprecise le palle di ricostruzione, troppo poco efficaci gli attacchi e, alla lunga, Monza la spunta per il 10-12 del time out Abbondanza. Le ospiti sembrano poter piazzare il break mortifero sull'11-14 con Cyr che rileva nuovamente Rondon ma la Pomì non sbanda e con il servizio e un paio di difese buone torna a contatto sul 16-16 e firmare nuovamente il sorpasso con l'errore di Havelkova. Pedullà sente puzza di beffa e ferma i giochi sul 18-16 di Pavan dopo difesa straordinaria di Martinez ma le sensazioni sono corrette e con la canadese defintivamente entrata in partita ecco che il 21-18 esaurisce le sospensioni ospiti. Orthmann sbaglia il servizio del 24-20 e Stevanovic chiude a muro per l'1-1.
3 SET - la vittoria del set invece che dare alla Pomì quella fiducia e quella carica necessarie per mantenere l'inerzia del match sembra spogliare le rosa della verve messa in mostra con Monza che non si fa pregare e piazza subito la fuga per il 3-7 del time out Abbondanza. Tanto promettente il finale di secondo set quanto sconfortante l'inizio del terzo con Casalmaggiore che non indovina più un'esecuzione e Monza che senza strafare si trova sul 5-13. Martinez fatica terribilmente in attacco ma è solo uno degli innumerevoli problemi di una squadra letteralmente sparita dal campo. Monza presterebbe anche il fianco al rientro con gli errori che portano la Pomì al 12-18 del time out ospite ma la correlazione muro-difesa sulla parallela di Begic resta deficitaria e la Saugella si mantiene avanti per il 14-20. Zago e Starcevic hanno rilevato Pavan e Martinez con le rosa che si spingono sino al 16-21 e poi, con Starcevic, sino al 20-23 con palla in mano ma le ospiti sono troppo lontane e chiudono con Ortolani per il 21-25.
4 SET - delle buone cose fatte in coda al set precedente la Pomì sembra essersi dimenticata presto con Monza che, ancora una volta, scappa subito. Nonostante gli errori al servizio le ragazze di Pedullà trovano dall'altra parte della rete una squadra smarrita e, in definitva, lontana dal minimo sindacale per competere a questi livelli. I guizzi sembrano estemporanei e basta poco a smontare il castello di carta rosa. Il 6-12 di Havelkova prepara il PalaRadi ad un lungo calvario prima di quota 25. Abbondanza non sa più cosa fare, il pubblico ammutolisce, qualcuno fischia pure, mentre la Pomì viene letteralmente presa a pallonate da Monza, non esattamente il Vakifbank. In campo non si vede più nulla di buono ma, anzi, l'atteggiamento remissivo fa storcere più di un naso e induce più di uno spettatore ad abbandonare anticipatamente il proprio posto. Il finale è solo per dovere di cronaca con il 13-25 che vale il 3-1 ospite.
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