L'ANALISI
29 Ottobre 2017 - 11:26
BERGAMO - Dovevano essere tre punti e tre punti sono stati, ma quanta fatica. La Pomì Casalmaggiore espugna 3-1 (12-25; 19-25; 25-21; 23-25) Bergamo - non ha mai perso in campionato al PalaNorda - ma lo fa sudando ben più del dovuto contro una squadra ridotta ai minimi termini dalle assenza di Popovic, Sylla e Malinov oltre alle precarie condizioni di Cardullo. Martinez ha bagnato il suo esordio partendo in sestetto ma sono stati due muri nel finale concitato di quarto set (23-23) ad evitare alla Pomì un sanguinoso tie break.
1 set - Abbondanza usa subito l'artiglieria pesante schierando Martinez e Guerra in posto quattro e dopo un avvio di studio la Pomì prende il comando delle operazioni. Pavan e Martinez picchiano, Bergamo è ai minimi termini e dal 5-7 si passa al 5-10 del primo time out Micoli. La ricezione della Pomì è ovviamente poco precisa ma la potenza di fuoco offensiva sopperisce alle imprecisioni della seconda linea e quando anche il muro mette l'accento ecco che Micoli esaurisce le sospensioni sul 9-17. Paggi, Marcon e Cardullo sono le ultime a gettare la spugna scrivendo un mini-break nel finale ma la sostanza non cambia e lancia la Pomì verso quota 25 con ampio margine. Stevanovic griffa gli ultimi due punti per il 25-12 che esaurisce il primo parziale.
2 set - Bergamo prova a non crollare e la Pomì le dà una mano mettendoci imperfezioni ed indecisioni che ne hanno contraddistinto le prime uscite sino al 7-8 prima che Guerra si inventi l'ace che spinge le rosa sul 7-10 e cotringe Micoli alla sospensione. Sembra l'abbrivio in grado di condurre la Pomì con margine a fine set e invece le ragazze di Abbondanza mettono nel motore qualche imprecisione di troppo che Bergamo è brava a capitalizzare per spingersi nuovamente a contatto con le casalesi sino al 15-15. I colpi a tutto braccio ed i pallonetti beffardi di Pavan e Martinez in ricostruzione restano però rebus irrisolti per la seconda linea organizzata da Cardullo e firmano il nuovo allungo ospite che conduce prima al 17-21 e poi, al secondo set point, al 25-19 di Martinez per il 2-0 Casalmaggiore.
3 set - il rientro della Pomì non è dei migliori con gli attaccanti di palla alta che faticano ad uscire dal muro e Bergamo che in modo laborioso non esce dal match. Abbondanza esaurisce la pazienza sull'8-6 e chiama a sé la squadra ma la Pomì sembra essere in tilt con errori a ripetizione che galvanizzano il PalaNorda e affossano le rosa. Rondon, negativa anche stasera, lascia il campo per Cyr ma l'emorragia non si placa e la panchina ospite ferma nuovamente i giochi su un surreale 15-10. Rondon riprende presto il posto in cabina di regia ma ormai non c'è più gioco nella metà campo di Casalmaggiore e alla Foppa basta non sbagliare per mantenersi avanti. Starcevic rileva Martinez ma la Pomì è ormai quella impaurita e impresentabile delle prime due uscite e solo i regali avversari riducono il gap prima dell'errore dai nove metri di Guerra che consegna a Bergamo il terzo set sul 25-21.
4 set - Zago rileva una Pavan in debito di ossigeno e prova a dare la scossa alla Pomì aiutata da qualche sbavatura orobica che vale il 6-8 del time out Micoli. Ci si mette anche un black out a prolungare un match che la Pomì doveva chiudere in poco più di un'ora ma alla ripresa le rosa fanno il paio con le luci del PalaNorda, riaccendono la lampadina e provano a scappare. L'illusione della fuga dura poco perchè il muro su Martinez vale l'11-12 ma tra un punto rimediato, un errore avversario e qualche buona giocata, la Pomì si costruisce nuovamente un margine minimo per cercare di non tremare sino a quota 25. Il botta e risposta conduce al 16-20 ma Zago subisce due muri per il 18-20 del time out Abbondanza. Guiggi scrive il 20-23 apparentemente risolutore ma la Pomì non ha finito di stupire in negativo e il festival degli errori regala a Bergamo il 23-23 del secondo time out ospite. Bergamo avrebbe la palla del sorpasso ma Malagurski trova per due volte le mani del muro e porta Casalmaggiore al 23-25 che vale i tre punti.
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