L'ANALISI
22 Gennaio 2017 - 12:33
Davide Moro
LA PARTITA IN PILLOLE
CREMONA - La sosta è terminata. Dopo tre settimane senza calcio c’è voglia di tornare allo stadio e di vedere la Cremonese vincere. Fino all’anno scorso la pausa coincideva con le vacanze di Natale e l’astinenza da calcio era mitigata in parte dalle tavolate in famiglia e dalle ferie. La ripresa del campionato era un’incognita vera e propria perché seguiva di qualche giorno l’apertura del mercato. Quest’anno gran parte delle squadre è già corsa ai ripari e solo le formazioni che hanno bisogno di pochi e mirati ritocchi lavorano con calma. La Cremonese doveva essere fra queste, ma ha accelerato i tempi perché aveva la difesa in allarme rosso. Polak è squalificato, Lucchini rotto e proprio ieri pomeriggio, il giovanissimo Lame (altro difensore centrale) ha abbandonato la gara della Berretti toccandosi la coscia. Per questo motivo la Cremonese ha presentato due nuovi giocatori e ne manderà in campo uno: in pole position c’era Redolfi (ex Olhanense) perché ha giocato fino alla scorsa settimana e quindi più in sintonia con il ritmo gara, ma l’attacco influenzale che lo ha bloccato venerdì ha spostato l’attenzione sull’esperto Bastrini. Tesser ha poche scelte: accanto a Marconi schiererà un nuovo acquisto. Per il resto, oggi allo Zini (ore 16,30), contro la Pro Piacenza che pullula di ex, vedremo una formazione collaudata, solida e soprattutto abituata a vincere. La parola d’ordine è una sola: ricominciare a correre subito. Perché c’è meno tempo, perché è ancora possibile lanciare l’assalto alla capolista, perché la Cremonese conosce solo questo modo di giocare a calcio. Il test contro la Reggiana ha dato segnali confortanti, la squadra non ha perso feeling con il gioco propositivo e ha creato azioni da gol. Oggi questi non dovranno mancare. Il divario in classifica tra grigiorossi ed emiliani è stridente. La squadra guidata da Pea non sa più vincere ma attenzione a sbilanciarsi con troppa disinvoltura verso l’area avversaria. Equilibrio e pazienza nello scardinare la difesa avversaria dovranno essere caratteristiche essenziali per una Cremonese che coltiva ancora un grande sogno. Vietati i paragoni con il successo per 3-2 dell’andata. Quella Cremonese era ancora in rodaggio, mancava ancora un assetto definitivo anche nell’assegnare i giusti ruoli ai singoli. Quella che scende in campo oggi è una Cremonese molto più matura e quadrata, dalla quale di conseguenza si ci attende una gestione della gara più attenta. Lo scenario con cui si apre il 2017 d’altronde non ammette errori. Il Livorno è stato il primo a bloccare la fuga dell’Alessandria e si candida per la corsa al primo posto. Per la Cremonese un avversario in più che tiene il fiato sul collo dei grigiorossi. Nella Pro, che andrà in campo con un 4-4-2, tanti volti nuovi oltre a tanti ex. Pea pare intenzionato a schierare subito gli ultimi arrivati: Belotti (centrale difensivo), Bianco (terzino sinistro) e Barba (laterale sinistro). Tra gli ex, oltre allo stesso Pea, troviamo Musetti, Gomis, Ferrara e Bini.
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