L'ANALISI
15 Gennaio 2017 - 13:07
Il nome del cremasco Antonio Cabini rimarrà impresso nella storia della Dakar, insieme a quello del suo collega bergamasco Giulio Verzelletti. I due raiders — 60 anni il primo, 59 il secondo — hanno portato a termine la storica impresa di condurre al traguardo finale una Fiat Panda. Nessuno era riuscito prima d’ora a fare altrettanto. Gli stessi due piloti due anni fa avevano fallito, ritirandosi alla penultima tappa. Questa volta no. Forti dell’esperienza precedente, Cabini e Verzelletti, assistiti dal team Orobica Raid, hanno lavorato due anni per migliorare la macchina e l’organizzazione dell’assistenza e questa volta ce l’hanno fatta.
Tra l’incredulità della folla e degli stessi avversari, la piccola utilitaria è entrata a Buenos Aires, sede del traguardo finale, acclamata trionfalmente.
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