L'ANALISI
27 Aprile 2016 - 21:32
Simone Raineri, Alessandra Montesano e Gianluca Farina
CASALMAGGIORE — Sette delle ultime otto edizioni delle Olimpiadi hanno visto la partecipazione di un atleta dell’Eridanea Casalmaggiore in azzurro, alle Olimpiadi. Ha cominciato Gianluca Farina nel 1988 a Seul e nel 1992, a Barcellona. Un oro e un argento. Poi, dopo la pausa del 1996, è arrivata l’era di Simone Raineri: 2000 a Sydney (oro), 2004 Atene, 2008 Pechino (argento), 2012 Londra. L’Eridanea (presieduta da Marzio Azzoni) si coccola e si tiene stretta i suoi campionissimi, affidando loro un ruolo tecnico e strategico fondamentale per il presente e per il futuro. Gianluca Farina ha da tempo avviato la carriera di allenatore: l’obiettivo, dice, è riuscire a trasmettere ai ragazzi i valori dello sport e del canottaggio, portare i giovani a dare il massimo, a prescindere dal risultato. E poi, Farina parla anche del Po, il «suo» Po, al quale è sempre rimasto legata e che, ancora oggi, fa innamorare tutti i ragazzi che lo frequentano. Simone Raineri è ancora in veste di atleta. Memorabile la sua immagine sul podio a Sydney, con la bandiera dell’Eridanea. Forza, determinazione e spirito di sacrificio hanno sempre punteggiato la sua carriera. Raineri e Farina sono un punto di riferimento imprescindibile: hanno realizzato il loro sogno, che è anche quello di tanti giovani, come conferma Alessandra Montesano, fresca di oro e argento e grande promessa.
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