L'ANALISI
11 Marzo 2016 - 10:22
Un arbitro mostra il cartellino rosso
SPINADESCO - A Spinadesco sono rimasti senza parole. Il presidente Fabio Lazzari si è trovato con una squalifica di tre anni sulle spalle per aver colpito con una testata l’arbitro Ejjaki della sezione di Cremona al termine della gara contro il Castelverde. Un fulmine e ciel sereno perché la gara in questione risale a due settimane fa e per quell’episodio era già stato inibito fino a luglio il dirigente Daniele Bolsi dello Spinadesco. Cosa è cambiato dunque? E’ cambiata la versione dell’arbitro il quale, su richiesta del giudice sportivo, ha prodotto un supplemento di rapporto che parla di testata ricevuta e prognosi di cinque giorni per contusione al naso. Per la giustizia sportiva il referto arbitrale è fonte privilegiata che in questo caso ha aggravato la posizione dello Spinadesco. Perché nel comunicato precedente del 3 marzo si leggeva di un tentativo di aggressione nel corridoio degli spogliatoi, ad opera del dirigente Bolsi, non andato a buon fine grazie all’intervento di alcuni calciatori locali. Dalla tentata aggressione di Bolsi insomma, si è passati invece all’aggressione consumata dal presidente Lazzari. Il quale rigetta ogni accusa. «Non solo faremo ricorso per difendere me, il dirigente Bolsi e l’immagine dello Spinadesco — precisa Lazzari — ma ho già dato mandato al mio avvocato perché voglio difendermi anche in sede legale e non solo di fronte alla giustizia sportiva. L’arbitro ha lasciato gli spogliatoi incolume e senza alcuna minaccia, né tanto meno mi sono mai avvicinato a lui. Da anni stiamo lavorando per rilanciare l’immagine dello Spinadesco come società pulita e sana, questo colpo fa male, perché nessuno ha aggredito l’arbitro».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris