L'ANALISI
CALCIO GIOVANILE
29 Febbraio 2016 - 08:55
La squadra esordienti della Spinese Oratorio
SPINO D’ADDA - E' dal calcio giovanile che arriva una edificante storia di fair play. Sabato 27 febbraio Spinese Oratorio e Madignanese, categoria esordienti (calciatori classe 2003-2004) si devono affrontare, ma la Madignanese causa influenze e malanni vari tipici della stagione, era a corto di effettivi e aveva soltanto dieci bambini invece di undici.
Il mister Alberto Colombo non ha avuto esitazioni: in accordo con l’allenatore avversario e, ovviamente, con il benestare di uno dei suoi giocatori, è avvenuto il cambio di maglia. Risultato: la partita si giocata regolarmente. Com’è finita ha poca importanza: quello che conta è che i bambini abbiamo giocato e si siano divertiti, il rischio concreto era di tornarsene a casa senza aver messo il piede in campo. «Un gesto di fair play - ha spiegato il vice presidente della Spinese Matteo Andena - ma non siamo gli unici. E’ già capitato nel nostro campionato: è evidente che per noi il risultato conti poco. A tutti fa piacere vincere, ma l’importante è insegnare i valori dello sport a bambini e ragazzi e far sì che vivano il calcio come divertimento».
C’è qualche timore che, diffondendo la notizia del ‘prestito’, la partita possa essere invalidata dalla federazione, o peggio ancora possano essere squalificati allenatori e dirigenti. In gioco, al di là dei regolamenti, ci sono i valori dello sport: sabato nessuno ha avuto esitazioni a lasciar perdere la burocrazia e a mettere in primo piano l’educazione dei ragazzi.
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